L’Aquila. Lavoro come diritto, vaccino come dovere. La guarigione da Covid-19 non dà diritto a tornare a lavoro per i sanitari non vaccinati e sospesi. Infatti essere guariti dal Covid “non è, in base alla normativa vigente, circostanza idonea a legittimare la revoca della sospensione”. Serve la comunicazione del completamento del ciclo vaccinale primario e, per i professionisti che hanno completato il ciclo vaccinale primario, della somministrazione della dose di richiamo. Questo quanto viene ribadito dal ministero della Salute rispondendo a una richiesta di chiarimenti da parte della Federazione degli Ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che a sua volta ha inviato una circolare ai presidenti degli ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ai presidenti delle commissioni degli iscritti agli albi dei medici, ai presidenti delle commissioni degli iscritti agli albi degli odontoiatri e loro sedi.
La Fnomceo si è rivolta al ministero perchè in merito ai dati dei sanitari vaccinati/non vaccinati come rilevati dalla Piattaforma nazionale-DGC nelle giornate del 7 e del 14 febbraio inviati dalla FNOMCeO agli Ordini territoriali, sono state evidenziate criticità relative ai professionisti guariti da Covid-19. L’ufficio di Gabinetto del ministero, si legge nella circolare Fnomceo, raccomanda quindi “di non procedere alle revoche delle sospensioni” sulla base di quei file fino a che “la Piattaforma non sia adeguata alla normativa di riferimento”. Inoltre l’Ufficio di Gabinetto del ministero chiarisce che l’Ordine deve accertare lo stato di avvenuta vaccinazione del professionista. Da qui la conferma della disposizione stabilita nell’art.4, comma 5 del decreto-legge n.44/2021 in base alla quale la sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato all’Ordine della vaccinazione. Intanto scende a 21.879 la quota di medici e odontoiatri che risultano ancora non vaccinati sulla piattaforma per il green pass (erano 61.357 al 17 dicembre), con in 2 mesi quasi quarantamila vaccinati in più.