L’Aquila. “Ammonta a circa 45 milioni di euro, comprensivo dei 15 necessari per l’insediamento della scuola nazionale dei Vigili del fuoco nel progetto Case, l’investimento che l’amministrazione comunale ha programmato per interventi su scuole, viabilità, rigenerazione urbana e nuove infrastrutture nel territorio di Sassa.
È quanto ribadito dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso di una assemblea pubblica tenutasi nella ex palestra della scuola elementare della frazione, cui ha partecipato l’assessore comunale alla Mobilità, Carla Mannetti.
Il sindacato Conapo in una nota esprime il totale disaccordo con la scelta della nuova sede dei vigili del fuoco.
“Tutto confermato, la nuova sede dei vigili del fuoco dell’Aquila sarà ricostruita nell’area di via Panella, individuata da Comune e Dipartimento VVF, nonostante la netta contrarietà dei sindacati e degli stessi vigili del fuoco dell’Aquila”.
A renderlo noto, evidentemente delusi e contrariati, sono i rappresentanti sindacali del Conapo, che da anni e inizialmente in solitaria pone la questione, Elio D’Annibale, segretario regionale ed Ermanno Pitone, segretario provinciale dell’Aquila, all’esito di una riunione appositamente convocata dal comandante provinciale.
“Fu proprio l’amministrazione dei vigili del fuoco – ricordano i sindacalisti – che accogliendo le nostre reiterate richieste e perplessità, nel febbraio del 2019 tramite un gruppo di lavoro appositamente costituito dal Capo del Corpo nazionale, stabilì nero su bianco che la nostra sede di servizio dall’area di via Pescara doveva essere delocalizzata in un sito più idoneo. Un’area di circa 20.000 metri quadrati e che fosse lontano da via Panella, evidentemente già congestionata e non più idonea, in termini di sicurezza, a ricevere il traffico dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco”.
“A tal fine – aggiungono – si valutarono le ipotesi della ex caserma degli alpini ‘Rossi’ e, successivamente, l’area di Coppito ove già insiste la direzione regionale dei vigili del fuoco. In tutti i casi, però, una classe dirigente palesemente e trasversalmente inadeguata e completamente disinteressata alle reali necessità dei vigili del fuoco dell’Aquila, ha miseramente fallito optando, consapevolmente e scientemente, per la soluzione di via Panella, certamente inidonea dal punto di vista operativo ma sicuramente più alla portata per piantare l’ennesima bandierina e guadagnare punti per la progressione delle loro inutili carriere. Il tutto, purtroppo, sotto gli occhi di una classe politica immobile e complice, che ha anteposto la volontà dei poteri romani alle necessità di un territorio già fortemente provato dai terremoti degli ultimi anni e bisognoso di una ricostruzione utile, razionale e oculata”.
“Con oggi – terminano polemici D’Annibale e Pitone – si chiude una delle pagine più tristi della ricostruzione post sisma della città di L’Aquila che purtroppo ne condizionerà anche il futuro urbanistico. Con 12 milioni di euro in tasca e disponibili da anni, infatti, il Capoluogo dell’Abruzzo si ritroverà una colata di cemento in due corpi di fabbrica, eretti all’ingresso est della città, su una via già ampiamente congestionata e pericolosa, a ridosso del locale cimitero monumentale, costituenti la nuova caserma dei vigili del fuoco che per spazi e dimensione sarà ampiamente insufficiente alle necessità operative degli stessi pompieri e uno sfregio alla città e perfino ai suoi defunti”.