Pescara. “È necessaria grande cautela poiché, anche in una condizione di endemia del virus SarsCoV2, si porrebbero dei rischi e vedo quattro criticità importanti in questa proposta”. Lo spiega all’ANSA Massimo Andreoni, ordinario di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), commentando la proposta per lo stop delle limitazioni ai soggetti positivi asintomatici a fronte di un atteso ulteriore miglioramento della curva epidemica.
Le prime due criticità, chiarisce Andreoni, “sono rappresentate dalla presenza nella società di soggetti fragili e di soggetti che non possono essere vaccinati. La numerosità dei soggetti non protetti, perchè non possono essere vaccinati, è un dato importante e fino a quando tali persone saranno comunque numerose, lasciare la possibilità di libera circolazione ai soggetti infetti asintomatici potrebbe portare ad una ulteriore e rischiosa diffusione della malattia. Stesso discorso riguarda i soggetti fragili, ovvero coloro che a causa di un grave quadro di immunodepressione non presentano una risposta valida alla vaccinazione. Queste persone – afferma l’esperto – devono essere protette e lo scenario proposto rappresenterebbe per loro un rischio”. La terza criticità, prosegue, “sta nel fatto che lasciando circolare maggiormente il virus attraverso soggetti positivi anche se asintomatici, aumentano le probabilità che il virus possa mutare ancora e si possano creare ulteriori varianti”.
Altra criticità sta poi nella “necessità di una più esatta valutazione di quale sia il grado di infettività dei soggetti asintomatici con infezione in atto. Questi dati devono essere ancora ben valutati a livello di studi scientifici. Ma anche se non ci sono dati definitivi – afferma Andreoni – l’esperienza clinica ci dice che i soggetti asintomatici sono comunque infetti e possono trasmettere l’infezione”. Infine, conclude Andreoni, “c’è sempre da considerare lo scenario dell’arrivo di nuove varianti, un quadro che cambierebbe tutto”.