L’Aquila. “Un aspetto fondamentale e che ho già posto all’attenzione dei colleghi della commissione Regionale Sanità è l’organizzazione della medicina territoriale e di base che va assolutamente rivista e potenziata. All’incessante lavoro che già le Usca stanno compiendo sul territorio con non poche difficoltà andrebbe infatti affiancato un rinnovato rapporto con i Medici di medicina generale ed i pediatri che vanno ‘liberati’ dalle pastoie burocratiche che li restringono in ambulatorio, promuovendo e favorendo la loro presenza domiciliare su ogni paziente sintomatico”.
Così Marco Cipolletti, consigliere regionale abruzzese del Gruppo Misto eletto nel febbraio del 2019 nelle file del M5S, in riferimento alle cure contro il covid. Cipolletti,
non vaccinato, è stato colpito dal virus ed è stato ricoverato alcuni giorni all’ospedale Mazzini di Teramo. Ora è risultato negativo. “Ciò realizzerebbe un potente filtro per tutti quei casi vittime della ‘vigile attesa + paracetamolo’ e tendenti al peggioramento che invece con mirate cure domiciliari precoci potrebbero essere sottratti alla possibile ospedalizzazione – conclude il consigliere.


