San Vito Chietino. Cinquecentodieci test per il Covid19 sono stati eseguiti tra ieri ed oggi, concludendo lo screening della popolazione scolastica dei Comuni di Rocca San Giovanni, San Vito Chietino e Treglio con una bassissima percentuale di positivi, riscontrando bensì, soltanto sette casi. L’iniziativa si è svolta nella palestra comunale di San Vito, dove sono stati coinvolti gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, i docenti e l’intero personale scolastico dei tre istituti.
Le tre amministrazioni comunali, rappresentate dal sindaco di Rocca San Giovanni Fabio Caravaggio e dall’assessore Carmelita Caravaggio, dal primo cittadino di San Vito Emiliano Bozzelli e dal vicesindaco Roberto Nardone e, dal sindaco di Treglio Massimiliano Berghella, hanno deciso, in seguito all’aggravarsi della situazione epidemiologica, di posticipare il rientro a scuola dei ragazzi a lunedì 16 gennaio, attivando una settimana di Dad e intervenendo con i test rapidi.
“Con una settimana di Dad e lo screening messo in campo nel week-end abbiamo voluto la massima protezione per la popolazione in età scolare rispetto alla variante Omicron, che sta colpendo in maniera indiscriminata il nostro territorio”, ha spiegato Fabio Caravaggio: “I numeri del contagio nel nostro paese sono rimasti bassissimi fino al 29 dicembre, ma hanno visto un’impennata esponenziale nei primi giorni del nuovo anno, con un picco a ridosso della riapertura delle scuole”.
“È nostra responsabilità tutelare le persone più fragili, specialmente i bambini” ha aggiunto Carmelita Caravaggio: “e perciò abbiamo deciso di attivare i massimi controlli, come quello dello screening al fine di riaprire le scuole nel massimo rispetto dei protocolli anti Covid, il tutto condiviso con i colleghi dei Comuni di San Vito Chietino e Treglio e con l’istituzione scolastica”.
“La risposta dei genitori è stata ottima poiché c’è stata una buona affluenza”, ha spiegato Massimiliano Berghella: “d’altronde la salute dei nostri bambini e dei nostri cari è la cosa più importante. Alle famiglie che hanno aderito a questa iniziativa va il nostro sentito ringraziamento. La partecipazione e il senso di responsabilità di ognuno di noi è il vero antidoto alla diffusione del virus”.
“L’organizzazione è stata perfetta grazie all’aiuto degli amministratori comunali, dipendenti, medici, infermieri, volontari e Protezione civile che hanno dedicato il loro tempo per il bene delle nostre comunità”, ha concluso Roberto Nardone sottolineando anche come l’iniziativa potrebbe essere il primo passo verso una buona sinergia tra i Comuni.