L’Aquila. L’Abruzzo rimane in zona gialla. In base agli ultimi dati sulla diffusione del coronavirus, che saranno discussi questa sera nella riunione dell’unità di crisi, cui presiederà anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’Abruzzo non può tornare in zona bianca. E almeno per ora, non si ci sarà il passaggio all’arancione, che porterebbe maggiori restrizioni. La decisione sarà ufficializzata stasera, al termine dell’Unità di Crisi.
Nelle ultime 24 ore, in Abruzzo, sono stati accertati 3.570 nuovi casi di Covid-19. Del totale, 2.225 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari (7.225) e tamponi antigenici (22.454), è pari al 12,03%. Otto i decessi recenti: è l’incremento più alto registrato in un solo giorno negli ultimi nove mesi e, in particolare, dallo scorso 27 aprile ad oggi. Aumentano ancora i ricoveri, soprattutto nelle terapie intensive, che pure tornano ai numeri di nove mesi fa. I nuovi positivi hanno età compresa tra 2 mesi e 100 anni. Gli attualmente positivi sono 62.927 (+2.180): il dato comprende 51.885 casi riguardanti pazienti persi al follow up e sui quali sono in corso verifiche. Del totale dei casi attivi, 350 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica e 41 (+4 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 62536 (+2175 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare. I decessi riguardano persone di età compresa tra 71 e 96 anni: due residenti in provincia dell’Aquila, tre in provincia di Chieti, una in provincia di Pescara, una in provincia di Teramo e una residente fuori regione. Il bilancio delle vittime sale a 2.689. I guariti sono 93.386 (+1.382). Dei 159.002 casi complessivamente accertati in Abruzzo, 34.438 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+657 rispetto a ieri), 43.522 in provincia di Chieti (+1.097), 37.863 in provincia di Pescara (+817), 39.143 in provincia di Teramo (+856) e 2.052 fuori regione (+52), mentre per 1984 sono in corso verifiche sulla provenienza (+91).