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Petralia visita il carcere di Sulmona e annuncia nuova ala, più personale e invita alla lotta per il Tribunale

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
12 Gennaio 2022
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Sulmona. Visita, questa mattina, al carcere di Sulmona da parte del capo del Dipartimento di amministrazione penitenziaria Bernando Petralia il quale parlando con i giornalisti, ha
annunciato la prossima apertura del nuovo padiglione che ospiterà circa 200 detenuti di alta sicurezza. “Sono iniziati i collaudi del nuovo reparto e su questo fronte c’è la necessità improcrastinabile di inviare personale di polizia penitenziaria e non solo, che possa servire in funzione di questo nuovo incremento dell’istituto di Sulmona destinato ad essere di rilevante portata”.

Tribunali minori: Petralia, sede di Sulmona va salvata

Un appello per la salvaguardia del tribunale di Sulmona arriva dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il magistrato Bernardo Petralia, questa mattina in visita nel carcere di Sulmona. Ricordando che in anni passati è stato Procuratore della Repubblica, in una cittadina che rischiava costantemente di perdere il tribunale, Petralia ha detto di sapere bene “quanto è importante il binomio tra carcere e tribunale”. “Ecco perchè secondo me tutti gli attori territoriali e non, istituzionali e locali, devono battersi affinché questa istituzione possa permanere. L’esistenza di un tribunale è una garanzia anche per la sopravvivenza dignitosa della casa circondariale” ha sottolineato Petralia.

 

Carceri: Petralia, Comune Sulmona dia più lavoro ai detenuti

 

Nel corso della sua visita nel carcere di Sulmona il capo del Dap, Bernardo Petralia ha dichiarato di aver constatato molti aspetti positivi “come confermato dalla voce e dalle stesse parole dei detenuti alcuni dei quali hanno detto che qui si trovano molto meglio che in altri istituti”. “Le criticità ci sono e riguardano le strutture e il personale, anche se la criticità maggiore riguarda la mancanza di lavoro per i detenuti”, ha sottolineato il responsabile del Dap. Al riguardo Petralia ha fatto appello alle istituzioni territoriali, in particolare al Comune di Sulmona, per attivare progetti di lavoro nei quali impiegare detenuti.
“Un aspetto, quello della carenza di lavoro, che va incrementato e che deve fare i conti con l’amministrazione che io rappresento, con tutte le possibilità che l’amministrazione ed il ministero consentono. Ma anche il territorio deve farsi carico di un istituto di questa portata e offrire opportunità di lavoro più possibili”. “Anche il garante dei detenuti si è fatto parte attiva e diligente per promuovere un possibile accordo a più voci e a più fatti, con l’ente principale che è il Comune di Sulmona – ha aggiunto – Qui c’è gente che ha talento, che ha mestieri tra le mani a cui garantire lavoro in modo da poter vivere dignitosamente come la Costituzione prevede”.

La nota del segretario Generale Territoriale UIL PA PP

Puntuale come un orologio svizzero, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia ha fatto il suo ingresso presso il carcere di Sulmona alle 11.00 in punto.

Ad accoglierlo il direttore del penitenziario Sergio Romice, il comandante di Reparto Sarah Brunetti ed un drappello di poliziotti penitenziari in uniforme da cerimonia.

Ad accompagnare il responsabile massimo delle carceri italiane, invece, vi erano il Direttore Generale del Personale e delle Risorse Massimo Parisi, il Provveditore interregionale dell’Amministrazione penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise Carmelo Cantone e il garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi.

Dopo la cerimonia di benvenuto Bernardo Petralia si è intrattenuto con i responsabili della struttura dai quali ha avuto prospettata la situazione del penitenziario peligno.

Subito dopo si è recato all’interno dei reparti detentivi per salutare i baschi blu ivi di servizio e per prendere personalmente contezza della situazione.

Alle 13.00 poi c’è stato  l’incontro con le organizzazioni sindacali e, solo dopo l’ interlocuzione con le stesse, si è avuto modo di conoscere le intenzioni circa l’apertura di un padiglione nuovo capace di portare in terra peligna ulteriori 200 mafiosi.

La UIL PA rappresentata per l’occasione dal Segretario generale regionale Ruggero Di Giovanni, dal vice generale regionale Mauro Nardella e dai provinciali Calogero Cusimano e Giovanni Leopardi, si dice molto soddisfatta delle risposte date perché tutte sono andate in direzione delle richieste avanzate proprio dalla UIL.

Per l’apertura del nuovo padiglione ci sarà quindi un rinforzo di 40 unità del ruolo agenti ed assistenti e, cosa che non era certo scontata, anche la chiusura del vecchio reparto. Il tutto per consentire l’adeguamento dello stesso, così come chiesto più volte dalla UIL, ai voleri del nuovo regolamento di esecuzione dell’Ordinamento penitenziario nella parte in cui si fa riferimento all’implementazione di docce ed acqua calda nelle camere di pernottamento (alias celle).

Seppur non ci sia stata una chiara determinazione da parte dei vertici del dipartimento sulla questione dei collaboratori di giustizia sembra molto piaciuta l’idea avanzata dalla UIL PA di andare in direzione di un   allocamento degli stessi in strutture loro esclusivamente dedicate.

Se non è un  ein plein per la UIL PA poco ci manca e ringraziare Petralia e Parisi per le scelte fatte  non può che essere il minimo vista l’attenzione mostrata.

Carcere e tribunali, Di Girolamo: “Parole importanti dal capo del dap Petralia”

“Sono particolarmente importanti le dichiarazioni che il Capo del Dipartimento di amministrazione penitenziaria ha voluto rilasciare oggi nel corso del suo sopralluogo alla Casa di reclusione di Sulmona. Esprimo soddisfazione sia per ciò che il dott. Petralia ha affermato in merito alla salvaguardia del tribunale di Sulmona, sia per la notizia riguardante l’arrivo di nuovo personale nella casa circondariale che si appresta a diventare una delle strutture penitenziarie più importanti in Europa”. Queste le parole della senatrice Gabriella Di Girolamo capogruppo M5S.

“Nella proposta di legge scutellà sul riordino della geografia giudiziaria, frutto del lavoro dell’intergruppo parlamentare di cui ho fatto parte, un requisito previsto per per la presenza di un tribunale in un territorio è proprio la presenza nelle sue vicinanze di un carcere di massima sicurezza. In questo senso”, prosegue la Di Girolamo, “la battaglia che stiamo portando avanti da tempo per tenere in attività i tribunali abruzzesi di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto potrebbe trovare una ulteriore argomentazione anche negli investimenti previsti per il carcere in Valle Peligna. Investimenti ed attenzioni che, come ho già detto pubblicamente, non possono essere più rimandate anche alla luce del recente atto di violenza ai danni di un agente. È da tempo che seguo le vicende della casa circondariale, anche grazie alle puntali segnalazioni dei rappresentati sindacali e dello stesso personale che opera diligentemente, seppur in una ormai cronica condizione di emergenza”.

“Mi auguro”, conclude la senatrice, “che l’impegno preso per far arrivare a Sulmona 40 unità di personale con l’apertura del nuovo padiglione, sia l’inizio di un percorso di particolare attenzione che il ministero della giustizia deve avere per la difficile situazione complessiva che la città di Sulmona ed il suo territorio vivono sul versante del sistema giudiziario.

Il commento del sindacato FP CGIL

Nella mattinata odierna hanno fatto visita, presso la  Casa Reclusione di Sulmona, vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.
La FP CGIL – dichiarano i sindacalisti Antonino Genovese e Giuseppe Merola – ha nuovamente denunciato la compromettente e significativa vacanza organica di personale delle Funzioni Centrali (specie Funzionari giuridici-pedagogici, già educatori penitenziari) e Polizia Penitenziaria, anche in vista delle prossima apertura di un neo padiglione detentivo,  tenendo già conto delle attuali difficoltà organizzative che impongono sovraccarichi di lavoro.
Non accetteremo “nozze” sulla pelle di lavoratrici e lavoratori –
chiosa Merola senza mezzi termini – e porremo in essere ogni lotta a tutela di tutta la comunità penitenziaria.
Da tempo, ormai, la FP CGIL è scesa in campo per rivendicare le carenze di risorse che attanagliano l’Istituto peligno e continueremo a farlo per onor di verità e giustizia sociale – continuano i sindacalisti –
I vertici hanno rassicurato un prossimo incremento di 40 unità di Polizia Penitenziaria, al fine di fronteggiare le varie esigenze organizzative, ma attendiamo concretezze e non ci fermeremo solo a promesse che potrebbero illudere le nostre giuste aspettative che chiedono rispetto e dignità per il lavoro – sostiene Giuseppe Merola Coordinatore Regionale FP CGIL Abruzzo Molise Funzioni Centrali (Ministeri) –
Apprezziamo anche l’intervento del Garante Regionale delle persone detenute, professor Gianmarco Cifaldi, per le sue elogiabili dichiarazioni sulla proposta di uno sportello d’aiuto per la Polizia Penitenziaria, vista l’esponenziale fenomenologia del burnout – concludono.

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