Pescara. È Roccacaramanico: un piccolo paesino in provincia di Pescara che ospita all’interno del suo borgo solo 3 abitanti.
Il borgo, una cartolina d’Abruzzo nel cuore del Parco nazionale della Majella, si trova alle pendici del Monte Morrone.
Con i suoi tre abitanti il borgo è immerso nella natura e nell’incanto fiabesco abruzzese, circondato dalla regione verde d’Europa.
Roccacaramanico è un borgo medioevale situato nell’alta valle dell’Orta alle pendici del Morrone, montagna legata al nome di Celestino V, il papa del grande rifiuto. Fu riserva di caccia di Vittorio Emanuele III che sostava nel paese anche per diversi giorni.
Rimase senza le sue genti emigrate in Australia e in America in cerca di lavoro. Il prefisso Rocca sta a significare luogo pietroso, sasso, e poichè era frazione di Caramanico da qui il nome di Rocca di Caramanico. Nel 1929 con decreto Reale di Vittorio Emanuele III Roccacaramanico venne aggregato al comune di Sant’Eufemia a Majella che a sua volta, si staccò da Caramanico nel 1842.