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Scotti (Fimmg): “Per pillola anticovid chiarire criteri tampone: se rapido o molecolare per attestare positività”

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
4 Gennaio 2022
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Pescara. Per la segnalazione agli ospedali di riferimento dei pazienti che potrebbero necessitare dell’antivirale orale molnupiravir “al momento non abbiamo dalla Regioni indicazioni su quale sia il tampone di riferimento da considerare per attestare la positività del paziente, se il rapido o il molecolare”.

A sottolinearlo all’Ansa è il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, rilevando al contempo come i ritardi attuali nell’ottenimento degli esisti dei molecolari potrebbero comunque mettere a rischio la tempistica indicata per tale terapia caratterizzata, afferma, “da una eccessiva complessità procedurale”. “È importante – spiega Scotti – che le Regioni indichino quale tipo di tampone deve essere considerato perchè il medico attesti la positività del soggetto. Al momento non abbiamo tale indicazione, ma ritengo che sarebbe opportuno che la positività venisse attestata solo sulla base di un tampone molecolare, per evitare il rischio di somministrare questo farmaco a pazienti che potrebbero risultare falsi positivi”.

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Un altro problema è inoltre rappresentato dai tempi: “la pillola antivirale va somministrata entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma attualmente stiamo registrando ritardi di vari giorni per la consegna dei risultati dei tamponi molecolari, data la grande richiesta. In questo contesto sarebbe impossibile garantire entro 5 giorni la segnalazione del paziente all’ospedale di riferimento per la distribuzione del farmaco”. Inoltre il meccanismo di distribuzione attuale “è complesso. La terapia è considerata una cura domiciliare ma è mediata
dagli ospedali poichè è previsto un registro ospedaliero di monitoraggio trattandosi di un farmaco nuovo. Ma tutto ciò richiede al paziente di recarsi in ospedale per avere il farmaco e ciò non sempre è agevole. Auspico dunque che questa sia solo una fase iniziale della distribuzione e che successivamente questa possa essere semplificata ad esempio – conclude Scotti – con la distribuzione anche nelle farmacie su prescrizione medica”.

Tags: coronavirus
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