L’Aquila. L’emergenza Covid-19 in Abruzzo continua gradualmente a peggiorare. Il tasso di occupazione dei posti letto è al 9% per le terapie intensive e al 10% per l’area non critica, a fronte di soglie di allarme rispettivamente del 10 e del 15%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti sale ancora e arriva a 195 (soglia limite 50). I nuovi casi sono 179, dato altissimo per essere un lunedì, considerato che la domenica vengono processati meno tamponi. I casi attivi tornano sopra quota settemila per la prima volta dopo sette mesi.
I nuovi casi sono emersi dall’analisi di 2.389 tamponi molecolari: è risultato positivo il 7,49% dei campioni. I casi attivi tornano dopo mesi sopra quota settemila. Stabili i ricoveri, dopo il brusco aumento di due giorni fa. Tre i decessi recenti; undici quelli degli ultimi sette giorni. Il bilancio delle vittime sale a 2.620. I nuovi positivi hanno età compresa tra 1 e 94 anni. Gli attualmente positivi sono 7.012 (+30): 132 pazienti (invariato rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica e 17 (invariato) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 6.863 (+30) sono in isolamento domiciliare. I tre decessi riguardano persone di età compresa tra 59 e 83 anni, una in provincia di Teramo e due in provincia dell’Aquila.
I guariti sono 83.824 (+146). Dei 93456 casi complessivamente accertati in Abruzzo, 23.364 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+70 rispetto a ieri), 23.714 in provincia di Chieti (+8), 22.039 in provincia di Pescara (+16), 23.447 in provincia di Teramo (+83), e 743 fuori regione (+2), mentre per 149 (invariato) sono in corso verifiche sulla provenienza. Analizzando l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, a livello territoriale i numeri più alti continuano ad essere quelli del Teramano: il parametro è a 232. Segue, con 188, il Pescarese, in rapido peggioramento. Poi ci sono l’Aquilano, 182, che pure peggiora rapidamente, e il Chietino, con 176.
Intanto, dopo il primo caso accertato di Omicron emerso nei giorni scorsi, si lavora sul sequenziamento di altri campioni: sono almeno una dozzina, infatti, i tamponi considerati sospetti e su cui sono in corso le attività di tipizzazione da parte del Laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunzio’ di Chieti, una delle due strutture, insieme all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise di Teramo, che si occupano del sequenziamento.

