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Spopolamento comuni montani e tutela del patrimonio linguistico, approvati progetti di legge

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
14 Dicembre 2021
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L’Aquila. Nel corso della seduta odierna, il Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge n. 198/2021: Modifiche alla legge regionale 11 febbraio 1999, n. 6 (Norme in materia di tasse automobilistiche regionali).
È prevista l’eliminazione dell’entrata relativa al diritto fisso pagato dai soggetti autorizzati o abilitati al commercio dei veicoli per la loro rivendita per ottenere l’interruzione del pagamento della tassa automobilistica regionale. Le modifiche introducono semplificazioni agli adempimenti burocratici a cui sono soggetti oggi i soggetti autorizzati o abilitati al commercio dei veicoli per la rivendita per ottenere l’interruzione del pagamento della tassa automobilistica regionale nonché agevolazioni economiche con l’eliminazione del diritto fisso pari a euro1,55 per veicolo preso in carico dovuto dai soggetti interessati sino alla rivendita dei veicoli. Approvato anche il p.l. n. 148/2020: Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna. Con il provvedimento si prevede un assegno di natalità, quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna. L’assegno viene corrisposto per dodici mensilità fino a un massimo di 2.500 euro annui, in favore dei nuclei familiari al momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dell’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido fino tre anni di età. Previsto un contributo pari a 2.500 euro annui, in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano della Regione Abruzzo e a mantenerla per almeno tre anni, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle somme percepite. Nello specifico, la misura si riferisce ai Comuni classificati montani sulla base dei dati Uncem con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti nei quali è stato registrato nell’arco degli ultimi 5 anni un calo demografico superiore alla media regionale. Previsto uno stanziamento di 1.500.000 euro per l’esercizio 2022 e 1.000.000 di euro per l’esercizio 2023. Le famiglie beneficiarie dovranno avere una situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui. L’Assemblea ha poi proceduto alla elezione di tre componenti, di cui uno indicato dal Consiglio delle Autonomie Locali, del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie. Si tratta di Stelio Mangimeli, Fabrizio Politi e Monica Badia. Rinviata alla prossima seduta la discussione della risoluzione a firma del consigliere Blasioli.

 

Il commento del consigliere comunale Marcovecchio 

 

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“Oggi in Consiglio Regionale abbiamo approvato due importanti e concreti progetti di legge, uno sulle ‘Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna’, l’altro sulla ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio linguistico abruzzese’.
Il primo progetto di legge punta a favorire la natalità, nonchè incentivare l’insediamento di nuovi residenti presso i comuni montani che registrano un progressivo calo demografico, attraverso l’istituzione di un assegno corrisposto per 12 mensilità fino a un massimo di 2.500,00 euro annui in favore dei nuclei familiari al momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dell’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido fino a tre anni di età.”
Così il Consigliere regionale del Gruppo “Valore è Abruzzo” Manuele Marcovecchio a margine della lunga e proficua seduta del Consiglio regionale.
“Per un triennio, è altresì riconosciuto un contributo economico, pari a 2.500,00 euro annui in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnino a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano e a mantenerla per almeno cinque anni, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle somme percepite. Il secondo progetto di legge approvato sulla ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio linguistico abruzzese’, da me proposta, è frutto di un lavoro che abbiamo portato avanti intensamente a più livelli, garantendo l’ascolto e il confronto con scuole, soggetti portatori di interessi ed esperti della materia, come il Prof. Francesco Avolio, docente di Linguistica presso l’Università dell’Aquila che ringrazio ancora per la preziosa collaborazione. L’obiettivo della legge è quello di promuovere i dialetti locali nelle loro espressioni orali e letterarie, popolari e colte, quali parte integrante del patrimonio storico, civile e culturale regionale. A tal fine, è prevista anche la costituzione di un comitato tecnico composto da esperti del settore in modo tale che tutte le varietà linguistiche, comprese nelle diverse aree regionali, possano avere l’attenzione che meritano. Oltre che a supportare il relativo dipartimento e l’assessore competente nella programmazione delle attività, come ad esempio l’istituzione di borse di studio per coloro che produrranno tesi di laurea sul tema, – conclude il consigliere regionale di ‘Valore è Abruzzo’ – il comitato tecnico dovrà coinvolgere gli insegnanti dei territori attraverso corsi di formazione e lo sviluppo di piattaforme digitali”.

La soddisfazione del presidente Sospiri

 

A conclusione della seduta del Consiglio regionale, il presidente Lorenzo Sospiri si è detto molto soddisfatto del lavoro odierno e dei provvedimenti approvati dall’Assemblea legislativa. “La sessione odierna è durata 4 ore e 30 minuti nel corso della quale sono stati approvati ben 7 provvedimenti utili, solidali, innovativi e importanti per la nostra regione. E’ l’ennesima dimostrazione che produciamo fatti per l’Abruzzo”. “Una legge per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni montani, con il riconoscimento di un assegno di natalità e incentivi alle famiglie che intendano stabilizzarsi in queste splendide località. E ancora contributi e agevolazioni per gli abruzzesi che lottano contro il cancro, con sostegni per l’acquisto di parrucche, la creazione della ‘banca dei capelli’ e altre iniziative per contrastare i problemi estetici dovuti alle cure chemioterapiche. Tra le altre leggi – sottolinea Sospiri – di rilievo quella che tutela e valorizza il patrimonio linguistico regionale abruzzese. La Regione Abruzzo costituirà un comitato tecnico per l’assegnazione di borse di studio e promuovere altre iniziative culturali e sociali dedicate alla riscoperta dei dialetti abruzzesi”. “Non meno importanti – segnala il Presidente del Consiglio – i provvedimenti per l’esenzione della spesa sanitaria per i componenti delle forze dell’ordine che subiscono infortuni durante il servizio e le norme per il sostegno finanziario di attività di prevenzione e monitoraggio delle zone a rischio incendi mediante sistemi aeromobili a pilotaggio da remoto”. “Infine ulteriori iniziative legislative sono state realizzate a favore dei produttori agricoli e dei rivenditori di automobili” conclude Sospiri.

Testa: risorse per sviluppo di 166 piccoli centri

“Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta odierna e con la sola astensione del Movimento 5 Stelle, l progetto di legge n.148 “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna”, di cui sono primo firmatario”. Lo rende noto il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Guerino Testa, il quale torna ad evidenziare “l’ importanza della misura adottata da questo governo regionale e che si pone il duplice obiettivo , quello di bloccare la desertificazione e favorire la natalità. La norma – che è stata sottoscritta anche dai colleghi di maggioranza Quaglieri, Di Matteo, Bocchino, Quaresimale, dai presidenti Sospiri e Marsilio e per condivisione dall’assessore alle aree interne , Liris – prevede l’istituzione, a far data dal 1 gennaio 2022, di un assegno di natalità – che verrà corrisposto per 12 mensilità, fino ad un massimo di 2500 euro annui e a condizione che l’ Isee risulti inferiore ai 25 mila euro – in favore dei nuclei familiari dal momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dall’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido, sempre fino ai tre anni di età. Saranno beneficiari quei genitori residenti in un piccolo comune montano della regione Abruzzo , al di sopra dei 600 mt di altitudine, con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti e nei quali si sia verificato un calo demografico – negli ultimi cinque anni – superiore alla media regionale o, in subordine, che si impegnino a trasferire la propria residenza in uno dei detti comuni ed a mantenerla per almeno cinque anni (purché il comune di provenienza abbia una popolazione non inferiore ai 3.000 abitanti). Sono 166 le località interessate, per un impegno complessivo di spesa pari a due milione e mezzo di euro ( 1.500.000,00 per l’esercizio 2022 ed in euro 1.000.000,00 per l’esercizio 2023). L’attenzione che la squadra di Marsilio sta ponendo sui piccoli centri abruzzesi e sulle famiglie, trova conferma anche in questa ulteriore azione concreta frutto di un lavoro molto approfondito che ha messo in evidenza un vero e proprio allarme spopolamento nelle zone rurali e montane abruzzesi, con un calo allarmante della popolazione, superiore alla media nazionale, a partire dalla provincia dell’Aquila che registra il dato peggiore. Segno negativo anche per le nascite, che nei piccoli comuni di montagna sono in costante diminuzione. Ritengo che la legge in questione favorisca lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale dei comuni montani “minori” che esprimono, però, l’anima della nostra regione. L’iter di discussione della proposta di legge iniziò un anno fa, e con il supporto anche dei Consiglieri di minoranza oggi abbiamo approvato una legge di grande qualità. Come già dichiarato è mia intenzione e del governo Marsilio individuare ulteriori possibili risorse per estendere la platea dei comuni che potranno beneficiare di questi incentivi”. La nota del capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Guerino Testa.

 

Il commento della Lega

 

“Grazie agli emendamenti fortemente voluti dalla Lega anziché 90 saranno 166 i comuni interessati dall’intervento per contrastare il declino demografico nelle zone montane. Questa legge approvata oggi in Consiglio Regionale persegue la finalità attraverso la quale si vuole restituire una nuova vita ai bellissimi borghi della nostra regione che sono interessati dallo spopolamento”. Questo quanto sottolineato da Vincenzo D’Incecco Capogruppo Lega in Consiglio Regionale.
Dal primo gennaio, infatti, sarà riconosciuto per un triennio un contributo di 2.500 euro per nucleo familiare che trasferirà la propria residenza entro 90 giorni dall’accoglimento della domanda in un comune di montagna della Regione Abruzzo e che la mantengano per almeno 5 anni pena restituzione delle somme percepite. Sarà previsto un ulteriore contributo per i nuovi nati sempre di 2.500 euro annui fino al compimento del terzo anno di età. Inoltre per la tutela della salute dei cittadini in età pediatrica la legge prevede l’inserimento nei comuni montani, da parte della Asl, di un pediatra di libera scelta sulla base di un calcolo della popolazione in tale fascia d’età. I piccoli comuni montani sono quelli con popolazione inferiore ai 3000 abitanti con un calo demografico registrato negli ultimi 5 anni e comunque quelli con popolazione al di sotto dei 200 abitanti.

Il Gruppo PD: “Il testo approvato non sostiene i Comuni e la comunità che ha bisogno di servizi e di attenzione”

 

La legge per combattere lo spopolamento dei centri montani non è una buona legge e non raggiungerà il suo scopo”, dichiarano i consiglieri del Gruppo regionale Pd, a seguito dell’approvazione del testo sulle “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna”.

 

“La legge – illustrano i consiglieri Antonio Blasioli, Silvio Paolucci, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci – non interviene sulle reali esigenze dei Comuni montani, tanto è vero che non contiene nemmeno misure per i trasporti nelle aree interne. Oggi era l’ultima occasione per approvarla, prima del bilancio e è per questo abbiamo posto fine all’ostruzionismo, ma non siamo riusciti a migliorarla come speravamo”. Per arrivare allo scopo il gruppo del Partito Democratico ha presentato un migliaio di emendamenti in Commissione, ottenendo però innanzitutto che non vi fosse difformità tra questa legge e le altre nella definizione di Comune montano, recependo così un’osservazione proposta da Anci e Uncem: “Abbiamo infatti ottenuto che la legge riguardi tutti i Comuni che sono ricompresi nelle Comunità montane – spiegano i consiglieri – Senza queste modifiche sarebbero stati interessati solo i Comuni sopra i 600 metri di altitudine e con meno di 3.000 abitanti. Una modifica dunque, molto importante, basti pensare che nella Provincia di Pescara, ad esempio, a fronte dei 6 inizialmente previsti, si è passati a 21 Comuni. Nonostante l’aumento dei centri che rientrano in questa categoria, non è però aumentata la dotazione finanziaria prevista e questo è uno dei grossi problemi che restano inevasi. A disposizione ci sono solo 1,5 mln di euro per 166 comuni, si tratta della stessa somma prevista quando i comuni erano 125 e destinati a supportare chi deciderà di farvi nascere un figlio, di adottarlo, di trasferirvi la residenza e di restarci per 5 anni, che potrà richiedere e ottenere sulla base di requisiti Isee a tranche da 2.500 euro l’anno per tre anni”.

“Siamo però orgogliosi che, sempre su nostra proposta, sono stati approvati due emendamenti che riguardano l’emergenza relativa alla carenza di pediatri di base sul territorio soprattutto delle aree interne – aggiunge il consigliere Antonio Blasioli – Sono meno forti nel tenore rispetto a come le avevo presentate, ma è stato un sacrificio necessario per permetterne l’approvazione in Consiglio. Nello specifico, uno dà indirizzo alle Asl affinché modifichino, per i Comuni montani, i parametri, in particolar modo quelli legati al numero di bambini e ragazzi residenti in essi, che determinano la carenza o meno di un ambito distrettuale costituito per l’erogazione delle prestazioni della pediatria. L’altro, invece, dà la possibilità ai Comuni montani di promuovere intese con le Asl per mettere a disposizione locali in cui erogare le prestazioni specialistiche e ambulatoriali dei pediatri, attualmente forniti solo nelle sedi distrettuali. Questa volontà del Partito Democratico scaturisce dalla lotta del coordinamento dei genitori dei bambini dell’ambito distrettuale di Scafa che prevede 13 Comuni: Serramonacesca, Scafa, Abbateggio, Alanno, Caramanico, Cugnoli, Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, Sant’Eufemia a Maiella, Salle, San Valentino, Turrivalignani. Comuni montani con due soli pediatri e genitori obbligati, soprattutto in inverno, a fare viaggi della speranza o aspettare un appuntamento per giorni a causa dell’enorme mole di lavoro dei pediatri. Anche se il problema non è ancora del tutto risolto, c’è un preciso indirizzo del Consiglio Regionale e per questo ringrazio i colleghi per aver sottoscritto e approvato i miei emendamenti”.

 

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