Pescara. Sono stati finora 21.055, in Italia, i pazienti Covid che hanno ricevuto anticorpi monoclonali, farmaci destinati a soggetti a rischio di Covid-19 severo, ma con recente insorgenza della malattia.
Il numero di prescrizioni dal 3 al 9 dicembre, è stato di 1.917, con una crescita di circa il 3% rispetto alla settimana precedente, andata di pari passo con l’aumento dei contagi.
È quanto emerge dal 36/mo Report settimanale dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per Covid-19. Continuano a crescere, e sono arrivate a 222, nelle 21 Regioni e Province autonome, le strutture che prescrivono questi anticorpi che vengono attualmente somministrati in day hospital tramite infusione. Il Veneto, che arriva a 4.051, resta in cima alla classifica del numero di pazienti inseriti finora nei registri rispetto al totale di 21.055. A seguirlo, il Lazio con 3.167 pazienti, Toscana con 2.655, Lombardia (1.424) e Campania (1.314). Agli ultimi posti ci sono Molise e Provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente a quota 33 e 25.
La maggior parte dei pazienti (11.426) ha ricevuto la combinazione di casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimabetesevimab (8.650). E’ infine iniziata (con 156 dosi in due settimane), la somministrazione di sotrovimab. Il 12 novembre 2021 la Commissione europea, su parere dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), ha autorizzato l’associazione casirivimab-imdevimab, mentre bamlanivimab-etesevimab e sotrovimab non hanno ricevuto l’approvazione europea, ma in Italia sono stati autorizzati in via temporanea a partire da febbraio 2021.