L’Aquila. Una farmacia su due è coinvolta nella somministrazione di vaccini anti Covid. In particolare, il 25% delle farmacie dichiara di aver già aderito alla campagna vaccinale anti Sars-CoV-2, mentre un 23% è in fase di adesione. Sono quasi il 60% invece quelle che effettuano tamponi.
A descrivere il ruolo centrale delle farmacie nel secondo anno di pandemia è il quarto “Rapporto annuale sulla farmacia”, presentato oggi e realizzato da Cittadinanzattiva in partnership con Federfarma e con il contributo non condizionato di Teva. Il Rapporto ha coinvolto, da settembre a novembre, 658 farmacie e 3.033 pazienti. Il 45% delle dosi somministrate in farmacia sono state quelle del vaccino a mRna Pfizer.
La maggior parte dei cittadini hanno prenotato andando personalmente o chiamando il proprio farmacista; 9 su 10 non hanno avuto problemi con la prenotazione. Nelle farmacie impegnate nella campagna, il numero di farmacisti già abilitati ad eseguire la somministrazione è tra 2 e 4. Il 57% dichiara di effettuare ogni giorno decine di vaccini, nessuna supera le 40 vaccinazioni al giorno.
Circa l’87% dei farmacisti è favorevole a rendere stabile il servizio di vaccinazione anti Sars-CoV-2 e ancor di più quelli favorevoli ad estendere il coinvolgimento delle farmacie ad altre vaccinazioni per adulti (93%). Il 57% dei presidi di croce verde esegue tamponi rapidi antigenici, mentre i test sierologici sono effettuati dal 28% del campione. Al momento della survey tutte le farmacie che effettuano i tamponi dichiarano di aver aderito al protocollo nazionale per l’esecuzione a prezzo calmierato.