Teramo. Mettere in rete tutti gli attori istituzionali e imprenditoriali del territorio abruzzese in un’ottica che superi una visione strettamente legata ai territori, valorizzando le eccellenze e puntando sulla formazione tramite gli Its. E’ la linea lungo la quale si è sviluppato questa mattina l’intervento del sndaco di Teramo Gianguido D’Alberto, anche nella veste di presidente regionale Anci, nel corso del convegno a L’Aquila sul tema “Abruzzo, terra di eccellenza; strategie di rilancio di turismo e agroalimentare”, organizzato dalla Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia. Un intervento centrato in particolare su due punti, a partire dall’ operatività della Camera di Commercio del Gran Sasso, istituita dalla normativa e avvenuta per fusione. Un’operatività che, ha detto D’Alberto, “non può svilupparsi in una mera operazione di ingegneria istituzionale ma deve sollecitare istituzioni e attori del territorio ad avere una visione più ampia rispetto al territorio stesso”.
Per il presidente Anci solo in questo modo, e superando “la logica di un’Abruzzo a due velocità”, sarà possibile essere competitivi a livello di regione. Altro aspetto toccato da D’Alberto è stato quello del turismo agroalimentare, “tematica sulla quale sta investendo l’intero Paese, perché di straordinarie potenzialità”.
Proprio per questo, secondo D’Alberto, “l’Abruzzo deve giocare un ruolo importante, soprattutto in un momento nel quale il Covid ha spinto verso la valorizzazione del turismo di prossimità, esperienziale e sostenibile. Linee – ha continuato – che impongono di impegnarsi per un rilancio che può e deve avvenire solo attraverso il sistema della rete. Per fare questo, è necessario chiamare a raccolta, anche attraverso una sorta di Stati Generali del turismo e dell’agroalimentare, tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici. Una rete che va vista in senso ampio, trasversale, sotto l’aspetto politico, geografico e territoriale; una rete intersettoriale e interimprenditoriale, che diventi punto di forza per rappresentare una logica unita e cogliere le opportunità del Pnrr”. D’Alberto ha poi concluso il suo intervento con un accenno alla formazione e in particolare ai due Its sull’agroalimentare e su cultura e turismo invitando a “non creare un competizione tra di essi ma ad integrarli, perché potenzialmente strategici, coordinandoli e valorizzandoli, nell’ottica dell’irrinunciabile opportunità agroalimentare che i tempi e le risorse aprono alla nostra terra”.

