Chieti. Interrogatori nella giornata di ieri da parte dei Carabinieri che stanno indagando sulla morte di Francesco Ciammaichella, il 40enne che ieri pomeriggio è stato trovato morto, con una ferita alla testa nel suo alloggio, una casa parcheggio del Comune di Chieti. La Procura della Repubblica di Chieti procede per omicidio e gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo: nella sera del ritrovamento del corpo un uomo e una donna era stati portati in caserma e sentiti come persone informate sui fatti, stessa veste per le persone sentite oggi che fanno parte della “cerchia relazionale” della vittima.
Ciammaichella, che viveva solo, aveva problemi legati al consumo di alcol e a quanto pare anche di stupefacenti, e piccoli precedenti per reati contro il patrimonio, e per vivere percepiva il reddito di cittadinanza. La sua abitazione, un monolocale privo di energia elettrica, è stato sequestrato. Probabilmente domani il sostituto procuratore della repubblica Giuseppe Falasca, titolare dell’inchiesta, affiderà l’autopsia al medico legale Cristian D’Ovidio che ieri sera si è trattenuto a lungo nell’abitazione di Ciammaichella. Abitazione nella quale i Carabinieri della sezione scientifica hanno eseguito una serie di rilievi. A dare l’allarme, due giorni fa, è stato un vicino di casa di Ciammaichella, richiamato da un odore forte. È probabile che l’uomo fosse morto una quindicina di ore prima del ritrovamento.