“I numeri dell’Europa devono segnalarci una grande attenzione e l’Organizzazione mondiale della sanità indica una recrudescenza del virus. Dobbiamo insistere a convincere le persone che ancora non hanno fatto la prima dose vaccinale e dobbiamo aprire con ancora più forza la fase dei richiami, perciò ieri abbiamo aperto anche alla fascia tra 40 e 60 anni”.
Lo ha sottolineato il ministro della salute, Roberto Speranza, intervenendo in videoconferenza all’assemblea dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).
“Abbiamo già segnalato come ci sia bisogno di aprire una nuova grande stagione di investimenti nel Ssn: ci impegniamo a raggiungere i 128 mld di risorse nel 2024, cui si sommano 20 mld del Pnrr. La lezione del Covid ci ha consegnato una finestra di opportunità dal punto di vista della consapevolezza e in Italia la stiamo già traducendo in investimenti concreti. C’è un passo avanti senza precedenti sul tema delle risorse, ma insieme alle risorse abbiamo bisogno delle riforme”. Così il ministro della salute Roberto Speranza in videoconferenza all’assemblea dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).
“Abbiamo bisogno di mettere al centro il territorio e dobbiamo superare”, ha detto Speranza, “l’idea di un Ssn in cui è il cittadino che insegue la risposta sanitaria, e prossimità è la parola chiave. Tutto ciò significa delle cose concrete: assistenza domiciliare prima di tutto e con i 4 mld del Pnrr puntiamo ad arrivare al 10% di tale servizio, diventando il primo paese in Ue, e significa anche case della comunità”. “Voglio ringraziare sindaci ed amministratori e se il Paese ha retto in questi mesi è perché sui territori c’è stata una straordinaria mobilitazione e quindi”, ha concluso Speranza, “penso che oggi più che mai abbiamo bisogno di trasformare la crisi in una opportunità e il Pnrr dà questo messaggio di fondo. Per questo serve un grande Patto Paese per il rilancio del Ssn, che non può che passare da una fortissima cooperazione inter-istituzionale”.