L’Aquila. Alla luce degli ultimi dati, sale al 6% in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto in area non critica, mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è fermo al 4%. Entrambi i valori restano lontani dalle soglie da zona gialla, rispettivamente del 15% e del 10%. Peggiora anche l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, che sale a 65. Un’incidenza superiore a 50, unita al superamento delle soglie di allarme dei ricoveri, determina il passaggio in zona gialla. I parametri, dunque, nonostante un lieve peggioramento, restano da zona bianca. A livello territoriale, i valori più elevati si registrano nella provincia di Teramo, dove l’incidenza nel giro di una settimana è passata da 64 a 129. Segue l’Aquilano, che pure presenta un dato superiore a 50: l’incidenza è a 77. Poi ci sono il Pescarese, con 37, e il Chietino, con 27.
Sono 114 i nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall’analisi di 3.103 tamponi molecolari: è risultato positivo il 3,67% dei campioni. Aumentano ancora i ricoveri, che passano dagli 80 di ieri agli 84 di oggi. Non si registrano decessi: il bilancio delle vittime è fermo a 2.566. I nuovi positivi hanno età compresa tra 3 e 90 anni. Gli attualmente positivi sono 2.353 (-1): 77 pazienti (+4) sono ricoverati in ospedale in area medica e 7 (invariato) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 2.269 (-5) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 78.963 (+115). Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti anche 12.124 test antigenici. Degli 83.882 casi complessivamente accertati in Abruzzo, 21.574 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+50), 21.200 in provincia di Chieti (+12), 19.961 in provincia di Pescara (+18), 20.337 in provincia di Teramo (+34) e 683 fuori regione (+1), mentre per 127 (-1) sono in corso verifiche sulla provenienza.