Capisco che l’Algeria sia il Paese secondo fornitore energetico dell’Italia e capisco anche i motivi della cooperazione, come capisco l’importanza strategica che questo Paese della sponda Sud del Mediterraneo riveste per l’Italia.
Capisco l’importanza di rafforzare i rapporti bilaterali sul fronte della cooperazione geopolitica ed economica e soprattutto capisco l’importanza di rendere omaggio a un grande italiano com’è Enrico Mattei, amatissimo anche oltremare.
Per questo capisco l’importanza della visita istituzionale, l’ultima del settennato, del nostro capo di Stato al nuovo presidente Abdelmadjid Tebboune.
Però l’inno nazionale stonato no.