AbruzzoLive
No Result
View All Result
INVIA ARTICOLO
AbruzzoLive
No Result
View All Result
AbruzzoLive
No Result
View All Result

Reddito di cittadinanza, carabinieri scoprono truffa da 20mln: intascato da chi aveva Ferrari e barca

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
3 Novembre 2021
A A
131
condivisioni
1k
letture
FacebookWhatsapp

L’Aquila. C’era chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E persino chi si è inventato di avere dei figli. Hanno scoperto una truffa ai danni dello Stato da ben 20 milioni di euro, i carabinieri Carabinieri del Comando Interregionale “Ogaden”, i quali, insieme con i militari comando Tutela del Lavoro, tra il primo maggio e il 17 ottobre scorsi, hanno scoperto 5mila irregolarità tra Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Ben 1338 erano già noti alle forze di polizia; 90 hanno condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo.

Tra i casi più eclatanti di indebita percezione del reddito di cittadinanza scoperti dai carabinieri del Comando interregionale “Ogaden” durante i controlli eseguiti in 5 regioni (Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata), figura anche quello emerso in provincia di Avellino dove un 70enne convivente con un funzionario comunale (che non è indagata) possedeva una lussuosa Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà. A Collepasso, in provincia di Lecce, una delle persone individuate ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune con i quali non aveva alcun vincolo di parentela. Sempre a Collepasso una coppia ha inserito nel proprio nucleo familiare la presenza di altri familiari, in realtà residenti in Germania. Le irregolarità emerse sono 4.839, il 12,6% dei 38.450 nuclei familiari controllati per un campione di 87.198 persone. Secondo l’Inps allo scorso 30 aprile risultavano percettori del sussidio in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata esattamente 387.076 nuclei familiari.

Natale di disperazione, prima tenta di darsi fuoco e poi minaccia di buttarsi dal tetto dell’ospedale

Natale di disperazione, prima tenta di darsi fuoco e poi minaccia di buttarsi dal tetto dell’ospedale

25 Dicembre 2025
Incidente sull’autostrada tra Torano e Tagliacozzo, ci sarebbero feriti: soccorritori in azione

Trentaduenne abruzzese trovata senza vita in un lago vicino Aosta

25 Dicembre 2025

Le denunce riguardano 3.484 persone (9,1% rispetto al numero dei nuclei familiari controllati). Di questi ultimi, il 38,4% sono soggetti già noti alle Forze di Polizia, tra cui il 2,6% (90) gravati da condanne o precedenti per reati associativi. L’azione di contrasto ha evidenziato che, nel periodo e nel territorio controllati, le irregolarità riscontrate hanno generato 19.112.615,72 di euro percepiti indebitamente. Tra i soggetti deferiti nell’intera operazione, il 60,2% sono uomini (2.097) e il restante 39,8% sono donne (1.387). Inoltre, il 59,4% dei deferiti sono cittadini italiani (2.071), mentre il restante 40,6% di nazionalità straniera (1.431).

 

I dati dei carabinieri

 

Tra il 2019 e il 2021 quasi 48 milioni di euro sono finiti nelle tasche di persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza illecitamente, oltre 41 mln quest’anno.

È quanto emerge dai dati dei carabinieri. La crescita è da mettere in relazione al rafforzamento dei controlli moltiplicati 14 volte tra il 2019 e il 2021. Due anni fa, nel 2019, sono stati scoperti 10.778 illeciti per 969.450,68 euro; nel 2020 gli “irregolari” riscontrati sono stati invece 18.131, per 5.614.247,80 euro. Nel 2021, infine, i destinatari di reddito controllati sono stati 156.822 per ben 41.359.042,02 percepiti illegalmente.

Oltre 40 milioni di euro sono stati indebitamente percepiti, come reddito di cittadinanza, nel corso del 2021 in Italia. L’Arma ha controllato in tutto il Paese 156.822 persone che hanno ricevuto il beneficio. Di queste 9.247 sono state deferite all’autorità giudiziaria per irregolarità. Tra loro 4.124 erano persone già note alle forze dell’ordine per altri motivi. Negli anni precedenti i controlli avevano
riguardato 10.778 soggetti nel 2019 e 18.131 nel 2020 riscontrando rispettivamente 459 e 1.408 irregolarità.

I dettagli dei controlli svolti in Basilicata: 399 irregolarità

 

In Basilicata, tra i percettori del reddito di cittadinanza, sono state oltre undicimila le persone controllate: 399 non ne avevano diritto e di questi, circa la metà aveva precedenti penali, in un caso, una condanna per associazione mafiosa. Sono alcuni dei dati emersi dalle verifiche condotte dallo scorso maggio dai Carabinieri della Legione “Basilicata” e i cui dettagli sono stati resi noti durante un incontro con i giornalisti che si è svoto stamani, nella caserma “Lucania”, alla presenza del comandante della legione Carabinieri “Basilicata”, il generale di brigata Raffaele Covetti e dei comandanti provinciali di Potenza e
Matera, i colonnelli Nicola Albanese e Roberto Lerario. I controlli dei militari dell’Arma sono stati eseguiti con la collaborazione dell’Inps, che ha fornito i dati dei richiedenti il sussidio in regione. Le verifiche hanno interessato il 63 per cento di questi, di cui il cinque per cento è risultato essere irregolare, per un valore complessivo di sussidio erogato illegittimamente, pari a 2,3 milioni di euro. Le attività di indagine hanno fatto emergere – ha spiegato Covetti – “lavoratori in nero, soggetti che pur lavorando percepivano il reddito di cittadinanza, soggetti con precedenti penali che non avrebbero potuto richiederlo. In alcuni casi – ha aggiunto – dai controlli svolti, emergevano percettori che avevano beni, come automobili di grande cilindrata, che non potevano essere coerenti con il reddito dichiarato”. Nella provincia di Potenza sono stati 3.179 i nuclei familiari controllati, per un totale di 6.165 persone e accertate 208 violazioni. Nel Materano invece, sono stati 2.928 i nuclei familiari per un totale di 5.686 e 191 le violazioni. “In Basilicata – ha proseguito il comandante regionale – le violazioni hanno interessato tutti i settori, l’attività è stata fatta in maniera capillare su tutto il territorio. I controlli – ha concluso Covetti – sono partiti dalle dichiarazioni presentate all’Inps e sono stati incrociati con le nostre banche dati, grazie anche alla conoscenza diretta dei cittadini da parte dei comandanti di stazione”.

 

Di Maio, grazie a forze ordine che hanno beccato furbetti

“Grazie alle forze dell’ordine che hanno beccato dei furbetti” del Reddito di cittadinanza. Ringrazio le forze dell’ordine quando scoprono i falsi invalidi e tutti gli altri casi di truffe: 15 miliardi di truffe allo Stato di cui il reddito di cittadinanza rappresenta l’1%”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio commentando, a Mattino 5, l’operazione che ha portato alla scoperta di cinquemila irregolari in cinque regioni per una truffa da 20 milioni di euro.

Morra, grande operazione necessario colpire furbetti

“Esprimo i miei più sinceri complimenti all’Arma dei Carabinieri per la complessa e articolata operazione contro i furbetti del reddito, veri e propri parassiti. Percepire indebitamente un sussidio per le famiglie in difficoltà è un atto criminale. Già immagino gli strali di coloro che vogliono abolire questa misura soprattutto dopo questa operazione, ma proprio ora si deve ribadire che sbagliano.
Quando il denaro pubblico deve essere difeso, sono necessarie queste operazioni e ci devono essere pene severe. È indubbio che leggendo dei diversi casi di specie, ci si chieda come sia possibile che i controlli
abbiano fallito a monte, perché evidentemente erano false le richieste. Nel 2021 abbiamo tutta la tecnologia e i database per fare controlli incrociati. E ancora, per i detrattori del reddito, questa operazione risponde da sola: chi ha bisogno va aiutato, chi imbroglia punito. Mi auguro che la stessa attenzione per il denaro pubblico sia il faro che guidi la lotta all’evasione fiscale, la piaga che affligge il nostro paese e dove miliardi di euro scompaiono nel nulla. Il reddito di cittadinanza non va abolito, come qualcuno ripete stolidamente, ma doverosamente potenziato nei controlli prima che sia erogato”. A dirlo è Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia.

 

Pepe (Lega), sostegno sia solo per chi ha bisogno

 

In Basilicata 399 furbetti del reddito di cittadinanza, per 2,3 mln di euro di truffa, sono troppi”. Lo ha scritto su facebook il sen. Pasquale Pepe, responsabile del dipartimento Mezzogiorno
della Lega e vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. Secondo il senatore eletto in Basilicata, “è quanto mai attuale ed urgente porre rimedio all’istituto, in modo da far recepire il sostegno solo e soltanto a chi effettivamente ha bisogno ed è in difficoltà oggettive a trovare un lavoro”.

 

Sasso (Lega), strumento da rivedere, uno schifo

 

“Uno schifo. Questo l’unico termine che mi viene in mente leggendo l’ennesima brutta storia sul tema del reddito di cittadinanza. Circa 5.000 persone lo avrebbero percepito indebitamente, tra queste camorristi e delinquenti abituali, ma anche gente che aveva la barca e la Ferrari. Venti milioni di euro, gli ennesimi, rubati allo Stato e ai cittadini. Uno strumento da rivedere profondamente, che non crea lavoro,
amplifica quello in nero e sempre più spesso finisce nelle tasche sbagliate. Ma che, incredibilmente, continua ad essere difeso dal Movimento 5 Stelle. Chi difende il reddito di cittadinanza così com’è e continua a minimizzare storie come questa per me ne è complice morale”. Lo scrive su Fb il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso della Lega.

 

Gelmini: troppi abusi, con manovra governo interviene

 

“Basta con i furbetti del reddito di cittadinanza. C’era chi aveva la Ferrari, chi percepiva rendite e tanti altri tra i casi più eclatanti di indebita percezione scoperti dai carabinieri del Comando interregionale ‘Ogaden’ durante i controlli eseguiti in 5 regioni (Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata). Una truffa pari a 20 milioni di euro. Ora finalmente stiamo cambiando le cose. Con la legge di bilancio, predisposta dal nostro governo, si rafforzano i controlli preventivi, con l’incrocio delle banche dati anche anagrafiche e sui patrimoni all’estero, si rendono più stringenti le sanzioni, si introducono nuove fattispecie di reato che comportano la decadenza dal beneficio e si stabilisce il sacrosanto principio che alla seconda offerta di lavoro rifiutata, si perde il diritto alla percezione del reddito. Uno strumento che ha rivelato tutte le sue falle: monitoreremo l’effetto dei cambiamenti introdotti, pronti a nuove strette se continueranno gli abusi”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

Decaro: Governo acceleri su ricerca lavoro

“Io credo che il Reddito di cittadinanza sia una misura fondamentale perché sono tantissime le persone che altrimenti non avrebbero la possibilità di poter sopravvivere. Ha aiutato molto alcune
zone del nostro Paese, ma vanno fatte sicuramente delle modifiche sulla parte legata alla ricerca del lavoro. Credo che il Governo debba fare uno sforzo per accelerare su questo aspetto”. Lo ha detto il presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, presentando il Puc (Progetto di utilità collettiva) che impegnerà 42 baresi percettori del Reddito di cittadinanza per un anno negli uffici della Procura di Bari.

“Noi sindaci – ha detto Decaro – abbiamo chiesto al Governo, se dovessero essere fatte delle modifiche, di essere ascoltati sul Reddito di cittadinanza. A parte l’utilizzo distorto da parte di qualcuno, su cui anche le stesse Procure in Italia stanno indagando, credo che forse bisognerebbe puntare di più su delle attività formative con politiche attive del lavoro, fare progetti triennali attraverso gli uffici provinciali del lavoro. Ma da sindaco, come tanti sindaci del nostro Paese, posso dire che il Reddito di cittadinanza è stato una forma di sostegno al reddito famigliare che ha permesso a tante persone di avere un tetto sulla testa e di
mettere un piatto a tavola per loro e per i loro figli, di restituire dignità a queste persone che in qualche maniera hanno la possibilità di restituire qualcosa alla loro comunità”. “Una parte dei sindaci – ha continuato – chiede di focalizzarsi sulla possibilità di far svolgere ai percettori del Reddito di cittadinanza attività di carattere formativo per riattivarsi nel mondo del lavoro: questa secondo noi potrebbe essere una soluzione”. “Oggi funziona il sostegno al reddito – ha concluso – ma ancora la norma che aveva previsto il Reddito di cittadinanza non riesce a dare uno sbocco lavorativo, perché la procedura ancora non si è concretizzata. Credo che il Governo debba fare uno sforzo per accelerare su questo aspetto, magari con una nuova norma di accompagnamento al lavoro” per i percettori del sussidio”.

Share52Send
  • Credits
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • topscelte.it

© 2025 Live Communication

No Result
View All Result
  • AbruzzoLive, news e diretta Live dall Abruzzo
  • Acquistare Viagra Generico senza ricetta in farmacia online
  • Autori
    • Franco Santini
  • Contatti
  • Cookie Policy (UE)
  • Credits
  • Dichiarazione sulla Privacy (UE)
  • Footer Articolo
  • Guida vini 2020
  • Guida vini 2020-tp
  • Home Page
  • Lavora con noi, offerte di lavoro
  • Listino Elettorale 2024
  • Notizie del giorno
  • Podcast
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • Territorio

© 2025 Live Communication