L’Aquila. La morte di Sofia, la piccola che ha perso la vita in un ex campo di campo dismesso a Rocca di Botte, in provincia dell’Aquila, ha portato anche alcuni esponenti del mondo della politica a interrogarsi su come in Italia spesso si lasci tutto al caso. Dove i giovani si ritrovano a giocare in luoghi non sicuro e sulle responsabilità che gli amministratori dovrebbero assumersi nei confronti di argomenti che invece pare a nessuno interessino.
“Quella di Rocca di Botte, in cui Sofia, una bambina di appena 5 anni, è morta travolta da una porta di calcio, è una tragedia purtroppo non isolata. Solo 3 mesi fa a Palermo, Gabriele, un ragazzo di 12 anni, ha avuto la stessa sorte. Di fronte a tragedie come queste è lecito chiedersi in che stato versano i campi della nostra città, senza rischiare di apparire strumentale? Una domanda che sento l’obbligo di fare conoscendo ad esempio la situazione del campo da calcetto di Roio, di cui posto una foto. Le porte, nel caso specifico, sono state da pochi giorni rimosse dall’ASBUC di Roio che, dopo 2 anni di attesa e di pressioni è riuscita finalmente ad avere affidata dal Comune la gestione della struttura polivalente realizzata dopo il sisma, con l’impegno di manutenere l’intera area, campo compreso”.
A scriverlo sui social è Stefano Palumbo capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale dell’Aquila.
“Visto il protrarsi della concretizzazione di questo affidamento avevo già chiesto agli uffici preposti del Comune di acquistare due porte nuove in sostituzione di quelle ormai distrutte, onere di cui adesso si farà carico l’ASBUC”, continua Palumbo, ex assessore e vice presidente della Commissione consiliare permanente “Gestione del Territorio” e prima ancora quello di presidente della Circoscrizione di Roio.
“Questo a Roio, ma quante situazioni del genere ci sono in giro? Personalmente non lo so, ma so che insieme al consigliere Paolo Romano abbiamo in più occasioni proposto formalmente in consiglio comunale lo stanziamento dei fondi necessari alla manutenzione dei diversi campi polivalenti presenti sul territorio comunale, proposte puntualmente bocciate dalla maggioranza.
E non sto qui a sottolineare, ancora una volta, la miopia di chi respinge ogni iniziativa che viene dall’opposizione, a prescindere dalle sua bontà, perché su questioni così delicate la posta in gioco, a volte, è molto più alta del gioco delle parti che appassiona tanto (e forse soltanto) chi fa politica”.