L’Aquila. “C’è in Italia un progressivo lento miglioramento e ciò caratterizza anche altri Stati
europei anche se in alcuni la circolazione del virus è forte, ma l’Italia ha una circolazione del virus tra i più
contenuti in Europa e siamo in una fase di decrescita dei casi, in tutte le fasce di età”. Lo ha dichiarato il presidente
dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa per l’analisi dei dati del Monitoraggio
settimanale.
“L’età mediana di chi si infetta è di 40 anni, 66 anni e l’età mediana di chi è ricoverato
in terapia intensiva, 63 per i ricoveri in area medica,81 anni per le morti. In tutte le fasce di età il numero di nuovi
casi è lentamente in decrescita”, ha spiegato sempre il presidente Brusaferro, “sono ancora in crescita le persone tra 20 e 29 anni che si vaccinano ma rimangono fasce sopra i 50 anni che stanno migliorando la copertura ma ancora milioni di persone non hanno iniziato o completato il ciclo vaccinale”.
“Ma il completamento del ciclo è estremamente protettivo rispetto al rischio di decesso e ospedalizzazione”, conclude, “è confermata la netta prevalenza della variante delta per oltre il 90% dei casi sequenziati”.