L’epidemia di Covid-19 in Italia “è ancora attiva e circolante” e a caratterizzarla sono i casi nei giovani: per questo è ancora necessaria prudenza. Lo ha detto all’Ansa il fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento e coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Negli ultimi mesi, l’epidemia ha colpito in proporzione persone più giovani, “molte delle quali hanno una sintomaticità nascosta e non si accorgono di avere la malattia”, ha osservato l’esperto.
“L’infezione è quindi ancora attiva e circolante e viviamo ancora in una situazione di rischio, anche se attualmente sotto controllo grazie al gran numero di persone vaccinate e alle misure di protezione attualmente previste, in particolare mascherine e green pass”.
Per Battiston “queste misure devono essere mantenute: ricordiamoci quello che è successo nel dicembre 2020, quando dopo 6 settimane di regioni rosse e una dimezzamento del numero di infetti, sono state rilasciate prematuramente le limitazioni nelle settimane precedenti al Natale bloccando la decrescita della seconda ondata che si è poi esaurita solo 6 mesi dopo, alla fine di giugno 2021”.