Chieti. “Si tratta di un’azione che non è possibile procrastinare, semplicemente perché gli alberi, sottoposti a indagini tecniche sulla stabilità e stato di salute, sono risultati in categoria D, dunque possono collassare da un momento all’altro e visto che 40 degli 80 esemplari su cui dovremo intervenire si trovano in ambiti scolastici, dobbiamo agire prestissimo, a tutela dell’incolumità dei bambini in primis, ma anche della comunità tutta, perché gli altri sono a ridosso di strade, piazze e parcheggi dove passano cittadini e studenti ogni giorno”.
Replicano così il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, e l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica, Chiara Zappalorto, a quelli che definiscono un “feroce attacco” ovvero le critiche del Wwf Chieti Pescara che parla di “strage” a proposito della decisione dell’ente di abbattere 80 alberi.
“Ci duole poi davvero molto dover constatare che chi dovrebbe fare della tutela ambientale un caposaldo della sua azione a vantaggio della comunità, si limiti solo a criticare e demolire l’azione di chi fa pubblica manutenzione degli alberi, che è cosa necessaria, impegnandosi peraltro a ripristinarli e invitando la cittadinanza a curare il suo verde e le associazioni che possono, a donarlo”, dicono ancora sindaco e assessore, “dal Wwf, fino ad oggi, oltre le critiche non abbiamo ricevuto altro, eppure da una compagine storica com’è ci saremmo almeno aspettati qualche proposta operativa attuabile, condividendo in pieno non solo cultura e appartenenza, ma la consapevolezza del valore del verde pubblico nell’azione amministrativa. Altre associazioni lo stanno facendo, abbiamo da subito lavorato in sinergia con diverse compagini che fanno dell’ambiente l’orizzonte della propria attività”, concludono, “e ci propongono idee e azioni che porteremo avanti nei prossimi mesi”.