Barrea. La musica jazz incontra il teatro, con un progetto inedito che ripercorre la grande storia del pane, ricca di sapienza e geopoetica, d’arte e di fede. È “Pane nostro”, sabato 21 agosto a Barrea, alle 21.30 in piazza Mammarino, nell’ambito del ricco cartellone di “Terrae”, l’evento che per tre giorni trasforma il borgo del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nella capitale dell’enogastronomia, italiana e abruzzese con incontri, dibattiti, musica e degustazioni. “Grazie alla collaborazione con il presidente della Pro Loco Stefano Quaranta, che ci ha fornito foto d’epoca sulla semina e sulla raccolta del grano, e attraverso una ricerca da un punto di vista storico-antropologico sui nostri pani, simbolo della cultura mediterranea, abbiamo creato un reading a due voci, insieme a Luca Tazzari, giovane drammaturgo di Fano, che sarà accompagnato dalla musica di Luca Aquino”, spiega Roberta Biagiarelli, voce dello spettacolo insieme a Sandro Fabiani.
“L’idea è di creare un collage di storie e sensazioni, mescolando la tradizione popolare legata all’antichità. Sarà un racconto che parte dal mito, come nutrimento, e passa per le tradizioni che vanno scomparendo e che viaggiano tra sacro e profano”. “Terrae” è un fine settimana dedicato al ricco patrimonio gastronomico italiano e al suo rapporto con la cultura, la storia e il territorio nazionale. “Terrae-La cultura del gusto a Barrea” è un’idea di Terrae Opificio Culturale Enogastronomico per il Comune di Barrea, aderente all’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia, ed è realizzato grazie al sostegno di Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Regione Abruzzo, Pro Loco di Barrea, Sci Club Barrea, Cooperativa di Comunità di Barrea con la partecipazione di Università di Camerino, Università di Teramo, Associazione Gastronomi Professionisti, Forno Brisa e Lo Scrigno di Barrea.