AbruzzoLive
No Result
View All Result
INVIA ARTICOLO
AbruzzoLive
No Result
View All Result
AbruzzoLive
No Result
View All Result

I negazionisti del Green pass: governo e giornalisti nel mirino, telegram per autoconvocarsi

Luisiana Di Federico di Luisiana Di Federico
8 Agosto 2021
A A
130
condivisioni
1k
letture
FacebookWhatsapp

L’Aquila. C’è chi dice no, senza se e senza ma. Parlano di “dittatura sanitaria” e sfilano al grido di “Norimberga Norimberga”, alcuni indossando una stella di David con la scritta “non sono vaccinato”. Sono pensionati, artigiani, lavoratori dipendenti, non tutti No-Vax, ma anche commercianti preoccupati dalle ricadute economiche. E’ un popolo eterogeneo quello tornato a sfilare a Roma come a Milano, a Torino come a Firenze e Napoli, per dire no al green pass. Nel mirino un governo che, a loro dire, “frega le persone” e i giornali, contro cui ieri hanno sfogato la loro rabbia a suon di insulti. All’informazione tradizionale preferiscono il web, dove scovano qualunque documento sostenga le loro tesi, non importa quale sia la fonte, “perché noi che abbiamo deciso di prendere una direzione diversa dobbiamo imparare, leggere e ricercare”, sostiene Simone, uno di quelli in prima linea. E’ suo un video pubblicato oggi su Telegram: la app di messaggistica istantanea utilizzata finora solo per autoconvocarsi in piazza è diventata il mezzo per dotarsi di “strumenti utili e pratici per affrontare questo momento particolarmente difficile”.

Covid, in Abruzzo aumentano sempre di più i guariti: +3499 rispetto alla scorsa settimana

14 Aprile 2023
Asl 01, fabbisogno del personale, internalizzazioni e qualità servizi: parlano i sindacati

Covid: 474mila infezioni tra sanitari, domani la loro Giornata nazionale

19 Febbraio 2023

Il nome del canale è ‘Liberi in piazza’, ma ce ne sono tanti altri, tra cui ‘Io apro’, che riunisce i locali della Romagna, una dozzina, contrari al green pass. Rispetto ai cortei e alle manifestazioni improvvisate, come quella che l’altra sera a Torino si è conclusa perché il palco allestito in piazza Castello è rimasto senza luce, il tutorial con i consigli per “difendersi dagli altri” sembra un salto di qualità nella strategia di un movimento dai modi fin qui spontanei. “Impareremo a conoscerci”, dice nel video Simone, che parla in camicia bianca davanti a uno sfondo blu privo di loghi e simboli. Nove minuti durante i quali il termine vaccino viene sempre accompagnato dalla definizione di “terapia genica sperimentale” e chi lo ha fatto viene psicanalizzato senza essersi neppure sdraiato sul lettino. Con oltre 34 milioni di italiani che hanno già completato il ciclo vaccinale, le piazze no Green Pass sono una minoranza che – sottolineano investigatori ed esperti che monitorano il movimento – non va comunque trascurata. Nè vanno sottovalutati i rischi di infiltrazione, le ingiurie, la rabbia e le minacce. Gli insulti e gli slogan sono rivolti soprattutto verso il governo, la struttura del commissario per l’emergenza e, sempre di più, gli organi di informazione: “giornalisti terroristi” urlavano ieri i manifestanti sfilati davanti alle redazioni di alcuni giornali.

Come a Torino, dove il corteo è arrivato sotto le finestre della Stampa e della Repubblica, o a Firenze, sotto la sede del quotidiano La Nazione. “Una folla rabbiosa che manifesta contro un organo di informazione è un pessimo segnale per la democrazia”, scrive oggi il direttore della Stampa, Massimo Giannini. “E’ curioso – aggiunge – che le proteste siano rivolte proprio a noi che, essendo fermamente convinti della necessità dei vaccini e dell’obbligatorietà del Green Pass, abbiamo comunque avviato da giorni un dibattito alto e serio sul tema, chiamando a confrontarsi filosofi e scienziati, politologi e sociologi. E’ vergognoso, dunque, che l’ignoranza e l’intolleranza di questa gente si spinga fino a questo punto”. Un “chiaro tentativo di creare un clima di intolleranza nel Paese, attraverso l’intimidazione costante nei confronti di chi fa il proprio dovere”, per Raffaele Lorusso, segretario della Federazione nazionale della stampa, secondo cui “è paradossale che chi scende in piazza per rivendicare una libertà che non esiste in Costituzione, perché stiamo parlando di una questione che attiene alla sanità pubblica, se la prenda con chi sta esercitando legittimamente la libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione”. “I giornalisti non possono diventare bersagli”, ammonisce l’Associazione stampa Toscana.

Tags: coronavirus
Share52Send
  • Credits
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • topscelte.it

© 2025 Live Communication

No Result
View All Result
  • AbruzzoLive, news e diretta Live dall Abruzzo
  • Acquistare Viagra Generico senza ricetta in farmacia online
  • Autori
    • Franco Santini
  • Contatti
  • Cookie Policy (UE)
  • Credits
  • Dichiarazione sulla Privacy (UE)
  • Footer Articolo
  • Guida vini 2020
  • Guida vini 2020-tp
  • Home Page
  • Lavora con noi, offerte di lavoro
  • Listino Elettorale 2024
  • Notizie del giorno
  • Podcast
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • Territorio

© 2025 Live Communication