Pescara. I danni provocati dagli incendi che hanno distrutto e incenerito decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea, con animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti, sono incalcolabili. A rilevarlo è un’analisi di Coldiretti in riferimento all’audizione del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’informativa in aula alla Camera sui roghi che hanno devastato la penisola, dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo, dalla Toscana alla Calabria fino alla Basilicata. L’organizzazione agricola sottolinea che per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
Coldiretti evidenzia inoltre che nelle aree bruciate saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Nel presentare lo stato della situazione Coldiretti sostiene che se il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo segnato dal caldo torrido e dalla siccità, “a preoccupare è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente”.
L’analisi effettuata dall’organizzazione agricola ricorda che l’Italia è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste. Risulta inoltre che quasi 1 bosco su 3 (32%) in Italia fa parte di aree protette e in poco meno di 30 anni sono cresciuti di quasi il 27% passando dai 9 milioni di ettari del 1990 agli attuali 11,4 milioni. Coldiretti segnala che per incrementare il patrimonio boschivo italiano ha elaborato insieme a Federforeste il progetto nel Pnrr di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane.