Pescara. Risposta inviata al mittente: Federica Ederle, legale rappresentante della Moligean s.r.l. non resta in silenzio. Letto il comunicato stampa a firma degli esponenti di Fratelli d’Italia, la legale ritiene ancora una volta necessario prendere posizione sulle affermazioni degli stessi esponenti “perché lesive dei diritti e degli interessi della Società e della sottoscritta”. La Ederle scrive:”Inaccettabili e di assoluta gravità sono le accuse – inaudite, gratuite e senza fondamento alcune (tantomeno storico-documentale) – rivolte alla Moligean di essere complice dell’enorme danno all’ambiente, alla salute e alla sicurezza dei cittadini e di oltraggio alla salute dei cittadini residenti, che hanno subito negli anni anche il deprezzamento patrimoniale sulle loro abitazioni, oltreché ambientale. Una simile – ed inaspettata – associazione tra la Moligean e gli aspetti di salute pubblica presuppone l’assunzione della relativa responsabilità civile da parte degli stessi autori”.
“La Moligean è la prima, e forse la principale, parte lesa dello stato di inquinamento riconducibile ad Edison: dal 2007 si vede bloccata una proprietà immobiliare che stava per essere venduta. Anche le allusioni sui ritardi della bonifica non possono essere accettate: è da cinque anni che la Moligean ha fatto presente che le norme di settore fanno gravare solo sul soggetto inquinatore gli interventi funzionali alla bonifica. Moligean è dell’avviso che il principio del “chi inquina paga” non possa, e non debba, trovare alcuna eccezione per il sito ex
Montecatini di Piano d’Orta. A dicembre”, prosegue la lettera di replica della società, “è comunque prevista una sentenza del Consiglio di Stato sull’onere del soggetto inquinatore di attivarsi anche rispetto alle attività di messa in sicurezza di fabbricati. Moligean confida, pertanto, che anche l’ultima ordinanza del Sindaco venga annullata dalla Magistratura. Se esiste un ritardo nella bonifica dei suoli la causa è estranea alla Moligean e va ricercata, semmai, nei provvedimenti incredibilmente impartiti alla proprietaria incolpevole: tra questi spicca l’ordinanza di demolizione annullata per illegittimità dopo che il Sindaco ha lasciato cadere nel vuoto il duplice invito, impartitogli dalla Magistratura, a riesaminarla. E non è affatto vero che il Consiglio di Stato impone la demolizione dei fabbricati: si ribadisce, per l’ennesima volta, che le demolizioni sono state sospese dal Giudice Amministrativo”.
“Il Consiglio di Stato si è pronunciato solo limitatamente alla fase di mera progettazione ed ha aggiunto che se viene redatta dalla Moligean avrà comunque eventualmente diritto a rivalersi ex post degli esborsi conseguenti all’ordinanza comunale. Moligean ha dimostrato di tenere a cuore il risanamento ambientale”, prosegue la legale Ederle,”ma non può per questo accettare atti illegittimi, penalizzanti ed ingiustamente emessi a suo danno: da tempo ha redatto una perizia sulla messa in sicurezza dei fabbricati, che il Comune di Bolognano non ha mai contestato, ma – come ben noto al Sindaco (che non ne fa menzione nel comunicato stampa) – i Giudici e il Ministero dell’Ambiente, in accoglienza delle osservazioni della Moligean, hanno chiarito che prima di darvi corso occorre escludere la presenza di sostanze contaminanti nelle strutture murarie. Infine”, sottolinea la replica della Moligean, “riguardo alla denuncia che sarebbe stata presentata dal Sindaco di Bolognano – e della quale si è appresa notizia dalla stampa – Moligean e la sottoscritta ripongono la massima fiducia e serenità nell’operato della Magistratura; solo pochi mesi fa la Procura della Repubblica di Pescara e il Giudice delle Indagini Preliminari hanno entrambi archiviato una analoga denuncia presentata dal Sindaco di Bolognano: come legale rappresentante dalla Società ho dovuto necessariamente notiziare, mio malgrado, il Comune di Bolognano dell’esistenza di danni ingiusti che l’amministrazione dovrà risarcire a causa della denuncia infondata”.