La variante Delta potrebbe diventare prevalente in Italia già a metà luglio, sostituendosi alla variante Alfa, attualmente dominante. Lo indica una primissima stima elaborata dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).
La stima è “molto preliminare”, rileva il matematico, ed è stata elaborata sulla base dei pochissimi valori percentuali disponibili della prevalenza delle due varianti B.1.617.1, ora chiamata Kappa, e B.1.617.2 (Delta) al 21 maggio e al 21 giugno pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, pari al 4.2% e 16.8% rispettivamente. Sulla base di questi dati è possibile stimare in tempo di raddoppio di 15,5 giorni. Questo significa che per metà luglio la prevalenza della variante Delta potrebbe essere di circa il 50% e a fine mese di oltre il 90%.