L’Aquila. Andrea Lanfri a braccia alzate sul Corno Grande, la cima più alta del Gran Sasso. Un’immagine inno alla vita che rimarrà affissa nella storia non solo dell’ex atleta paralimpico della nazionale italiana di atletica leggera ma anche in quella della maestosa montagna d’Abruzzo.
Lanfri, che non ha le gambe, ha raccontato la sua storia nell’autobiografia “Voglio correre più veloce della meningite”. È l’ideatore del progetto “From 0 to 0” e vanta i due successi sulla vetta più alta delle Alpi Apuane e sul vulcano Etna.
“From 0 to 0” vuol dire partenza dal livello del mare e ritorno a quota zero.
Il progetto prevede di coprire la distanza dal mare al monte in bicicletta, cambio veloce di assetto (scarpette/piedi/lame/protesi…) no stop, scalando il più velocemente possibile la vetta e torno alla base. Cambio di nuovo assetto e torno verso il mare. L’impresa “From 0 to 0” è a scopo benefico e andrà a finanziare Pink is good, progetto della Fondazione Umberto Veronesi per supportare la ricerca per il cancro al seno.
Tra le trappe dell’ambiziosa missione la cima dell’Etna, il Corno Grande sul Gran Sasso, nella versione “coast to coast” e il Monte Rosa, con partenza da Genova fino a Capanna Margherita.
Ad annunciare la riuscita della sua nuova sfida è stato l’atleta che ha scritto sulla sua bacheca Facebook:
From 0 to 0 – Gran Sasso Edizione Coast to Coast
Vetta conquistata
In due ore e mezza ho conquistato il Corno Grande, la cima più alta del Massiccio del Gran Sasso.Adesso si scende, la strada è ancora lunga prima di arrivare a Ladispoli, ma l’adrenalina è alle stelle
Il 35enne di Lucca è partito da Montesilvano, in provincia di Pescara e ha percorso 80 chilometri in bicicletta. È arrivato a Campo Imperatore e da lì di corsa ha percorso la direttissima al Corno Grande dove con le protesi da montagna, è salito e sceso, in due ore e mezza. Di nuovo di corsa sino a Campo Imperatore e da lì in bici ha percorso gli ultimi 220 chilometri verso Ladispoli.