L’Aquila. “Dal mio punto di vista non credo ci siano problemi perché il sistema immunitario dovrebbe essere stimolato. Tuttavia la mia opinione, come quella dei miei colleghi virologi e dello stesso Comitato Tecnico Scientifico, non conta nulla in assenza di dati. La vaccinazione eterologa è stata studiata su poche centinaia di casi, non sono assolutamente sufficienti; occorre un campione molto più esteso per poter osservare tutta la variabilità genetica della popolazione”, questo quanto dichiarato da Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all’Universita di Padova.
“Fin dall’inizio”, prosegue, “bisognava essere trasparenti e dire: ‘Signori, i vaccini sono stati autorizzati in via emergenziale, via via che acquisiremo dati avremo maggiori indicazioni’. Invece è stata fatta molta confusione”. Riferendosi quindi alla morte della ragazza di Genova dopo la vaccinazione AstraZeneca, “non c’era modo che la povera Camilla avesse potuto mettere in evidenza delle problematiche con il formulario di anamnesi messo a disposizione dei vaccinatori, che è sicuramente inadeguato rispetto all’esigenza di intercettare persone potenzialmente a rischio”.