
“Si era trattato solo di una scelta da incompetenti e arroganti o c’è da sospettare che si volesse evitare di far pagare alla Edison i costi della bonifica integrale? Oggi tiriamo un sospiro di sollievo perchè si è evitato che si dovessero attendere anni per un progetto che non prevedeva di portare via i rifiuti. Rimane la rabbia per il tempo perso durante il quale dal sito chimico sono continuati a diffondersi nelle falde e quindi nella val Pescara veleni chimici cancerogeni. Ancor più grave la miopia mostrata da esponenti del PD e del M5S abruzzesi che non si sono schierati al fianco del Comune di Bussi per mere logiche politicanti. Il sindaco di Bussi essendo di Rifondazione Comunista andava delegittimato in ogni maniera anche a costo di causare il ritardo di anni, come accaduto, per l’avvio della bonifica”.
“Abbiano la dignità di chiedere scusa al sindaco e ai cittadini quegli esponenti politici regionali che si sono accodati e hanno sostenuto le scelte del loro governo contro la nostra comunità. Mi congratulo con il compagno Salvatore La Gatta che invece di essere aiutato dal governo Conte e da quello Draghi ha dovuto lottare contro il boicottaggio del Ministero dell’Ambiente”, conclude Maurizio Acerbo.