Chieti. Tanto entusiasmo e grande partecipazione all’inaugurazione della sede elettorale di Verino Caldarelli. Circa 150 persone hanno visitato volentieri la “casa” che racchiude i progetti del candidato sindaco, ma anche quelli dell’associazione culturale a lui abbinata, “una nuova mossa” che ne appoggia le iniziative e ne condivide le ideologie. Il candidato sindaco di San Giovanni Teatino ha accolto con calore i suoi concittadini, accorsi a visitare la sua “dimora”, che si propone di rappresentare un raccoglitore di idee e stimoli da tramutare in fatti a tempo debito.
“Sono onorato – ha detto Caldarelli – sia per l’incarico che questi giovani mi hanno offerto di ricoprire, sia per tutto quello che stanno facendo. Grazie a loro questo luogo è stato trasformato in un ambiente vivo, pregnante di cultura e di voglia di fare. Nella politica spesso si sente la parola “faremo”, questi ragazzi hanno già dimostrato che sanno fare, stanno facendo, hanno fatto. Sono orgoglioso di condividere con tutti voi – rivolto agli astanti – il fascino di un luogo che è testimonianza di tutto ciò che hanno realizzato”. La serata si è aperta con il taglio del nastro da parte dello stesso Caldarelli, accompagnato dal presidente dell’associazione “una nuova mossa”, Giuseppe Di Rienzo, i quali hanno poi invitato tutti ad entrare nei locali per partecipare al tour di intrattenimento.
Ad aprire le danze una delle più giovani fra le associate, Miriam Di Francesco, che ha “rapito” i partecipanti con la sua mostra, spiegando come i sentimenti si aggancino sempre ai luoghi che ci ricordano la felicità. “La rappresentazione ha come titolo “Dove abitano le emozioni” proprio perché volevamo fare una sintesi di tutto ciò che rappresenta la “Bottega del futuro”. Quindi, abbiamo immaginato un futuro distopico, apocalittico e, tornando indietro nel tempo, ci siamo chiesti tutto quello di cui potesse avere bisogno la cittadinanza. Ecco perché questa voleva essere una rappresentazione plastica delle aspettative e questa “Bottega” il paradigma di una citta nella città: per fare questo abbiamo dato voce al pluralismo degli artisti”. Successivamente è stato il turno di Valerio Fiore che ha messo in funzione una stampante 3d di ultima generazione: “La tecnologia spesso ci spaventa – ha chiosato – ma le macchine fanno parte del nostro sviluppo e ci accompagnano nel progresso, non ci devono far paura”.
La parola, quindi, è passata a Raffaella Ciancetta e Jessica Coccia che hanno inaugurato l’area didattica dedicata a tutti i ragazzi e, soprattutto, alle famiglie. “Il nostro progetto – ha spiegato Jessica – si ramifica in più aspetti. Comprende attività di ripetizioni scolastiche e lezioni individuali che accompagneranno i ragazzi lungo un percorso molto importante di conoscenza di se stessi, gruppi di studio dove i giovani si confronteranno con i loro coetanei. Dal confronto scaturirà un sicuro accrescimento, sia della materia oggetto di studio sia delle tecniche di apprendimento. Infine, abbiamo pensato ad un laboratorio per abbracciare la fascia dei più piccini, basato su un connubio di manualità ed esercizio dell’intelletto”. Ad illustrare, invece, i convegni in programma è toccato a Matteo. “In quanto associazione ci siamo presi l’impegno di organizzare dei convegni, anzi… forse è poco invitante chiamarli così, diciamo che faremo delle chiacchierate. Vorremmo tornare a parlare di educazione civica, perché è qualcosa che manca, cyberbullismo, che, al contrario di ciò che si possa pensare, non è solo nei confronti dei giovani, ma anche verso gli anziani: quante volte sentiamo parlare di “vecchietti” che vengono truffati? Vogliamo parlare di giovani imprenditori, piccole aziende, spiegare che cos’è il Psr, parlare delle donne e dei loro diritti”. Dulcis in fundo, la presentazione della sala ambivalente che ospiterà conferenza stampa e cineforum. “Questa sala – ha commentato Sandro Lozzi – ospiterà i giornalisti in occasione delle conferenze stampa, ma anche cineforum. Infatti, grazie al nostro proiettore guarderemo insieme dei filmati del nostro passato e del presente, per poi discuterne insieme e confrontarci. Ovviamente, non saranno opere “noiose”, nessuno fa cineforum per annoiarsi, ci dobbiamo divertire e siamo pronti a farlo”! A concludere, riecco Verino Caldarelli: “Questo è solo un piccolo assaggio di quello che hanno preparato i ragazzi ed è stato un vero piacere condividerlo con voi. I prossimi appuntamenti avranno tutti un obiettivo comune: il confronto l’uno con l’altro, perché nessuno può imporre idee e, anzi, il programma deve essere il risultato di un sereno e ampio dibattito. Ma ora, per chiudere in bellezza… brindiamo”!