L’Aquila. La senatrice Gabriella Di Girolamo in risposta al comitato ‘No Hub del gas’, ha espresso il suo personale pensiero, “Ringrazio il grande contributo che il comitato ha dato alla battaglia che ormai da dieci anni stiamo facendo noi tutti, cittadini ed enti pubblici delle aree attraversate dal progetto Linea Adriatica Snam e nello specifico quella che sta facendo il nostro territorio sulla tratta Foligno-Sulmona e la Centrale di compressione annessa. Mi duole però puntualizzare che nonostante la risoluzioni in commissione ambiente della Camera dei Deputati del 2011, le mozioni in Consiglio Regionale, gli appelli e i ricorsi da parte di Regioni e Comuni, le interrogazioni parlamentari e le innumerevoli prescrizioni indicate in ambito ambientale, le varie autorizzazioni per la costruzione dell’opera, sono comunque nel tempo andate avanti. La mozione che renderò pubblica, non appena avrò provveduto al deposito, condivisa e sottoscritta da autorevoli colleghi, esprime nelle premesse tutte le motivazioni che ci spingono a chiedere al governo, tra i vari impegni, a valutare concretamente le diverse opzioni di tracciati alternativi proposti nel corso degli anni, coinvolgendo gli enti locali, i comitati e le associazioni rappresentative degli interessi del territorio, al fine di individuare una soluzione che comporti il superamento delle molteplici criticità sotto i vari profili evidenziati che l’attuale opera comporta per il territorio e la cittadinanza interessata, prendendo in considerazione anche l’eventuale opzione zero. Detto questo, penso che il disperato appello del coordinamento a non depositare la mozione che, a loro dire, ‘farebbe fare alla lotta un salto indietro di molti anni’ non abbia un gran senso. Innanzitutto credo che sia stato importante aver trovato la condivisione tra più forze politiche in modo da dare più forza a questa mozione al fine della sua calendarizzazione e discussione in aula. Non so se anche quest’opera, come le tante trovate in uno stato avanzato da appena insediata, abbia obbligazioni giuridicamente vincolanti sulle quali si può intervenire marginalmente, ed è per questo infatti che chiedo al governo di valutare ‘l’opzione zero’, ma se ciò non fosse possibile, non voglio abbandonare la possibilità di poter spostare il tracciato da un territorio come il nostro che sappiamo essere ad altissimo rischio sismico, soggetto al fenomeno di incursione termica, sede di un importante corridoio faunistico e sito di alimentazione dell’orso bruno marsicano e che comprometterebbe per sempre le possibilità di uno sviluppo economico naturalistico. Non capisco come il coordinamento ‘No Hub del Gas’ valuti questa mia iniziativa come un’operazione di pura facciata e mi chiedo quanti siano i cittadini che condividono questo pensiero”.