L’Aquila. Sulla questione di Neurochirurgia ad Avezzano si discute ormai da anni. Le speranze di mantenere il reparto aperto svanirono però nel 2011 quando arrivò, lo stop agli interventi. Un provvedimento che, stranamente, non arrivò dalla Asl, ma solamente con un un ordine di servizio del primario del reparto aquilano Renato Galzio, poi andato in pensione.
Non mancarono le polemiche per l’anomalia, la politica marsicana si oppose, non quella aquilana e regionale ovviamente, ma non ci fu verso di riaprire il reparto, nonostante la grande mobilitazione. E tutti si dimenticarono presto di Neurochirurgia e anche di Galzio per qualche anno. Il contentino arrivò soltanto a febbraio del 2017, quando furono firmati, stavolta dalla Asl, gli atti per un semplice servizio di Neurochirurgia ad Avezzano e quelli per assumere due specialisti.
Il 20 febbraio di quell’anno ci fu un incontro tra l’allora sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, che tornò alla carica per ottenere qualcosa, e l’allora manager della Asl Riinaldo Tordera.
Furono avviate le procedure dalla Asl per l’assunzione dei due specialisti e per l’avvio, all’ospedale di Avezzano, del servizio di neurochirurgia attivo 24 ore su 24, festivi compresi.
Con il passare degli anni il servizio di Neurochirurgia di Avezzano si è così integrato con il super reparto del San Salvatore dell’Aquila. E così tutto è finito a tarallucci e vino, pur rimanendo, sulla carta, il servizio attivo. C’è infatti all’ospedale di Avezzano anche un ambulatorio già attivo e funzionante.
In questi giorni però il colpo di scena.
Infatti in un incontro ad Avezzano con il presidente e il segretario della commissione regionale Sanità, Mario Quaglieri e Simone Angelosante, sempre su sollecitazione del sindaco Di Pangrazio ma anche dei sindaci di Pescina, Tagliacozzo e di altri comuni del territorio, è stato annunciato il ripristino del servizio di Neurochirurgia. Un servizio che in realtà già c’era dal 2017. Un ambulatorio che già c’è e già funziona. Non è chiaro quindi di che cosa si tratterebbe con questo nuovo servizio. Forse dell’arrivo dei due neurochirurghi per attivare il famoso servizio h24? Questo ancora non si sa.
Ora il dibattito però si riapre e la mobilitazione è pronta a ripartire con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati alla vicenda. Forse potrebbe essere risolto per sempre quel pasticciaccio brutto di Neurochirurgia.