L’Aquila. Oggi, martedì 1 giugno, in occasione dello sciopero nazionale di 24 ore di autobus, tram e metropolitane indetto dalle organizzazioni di categoria dei sindacati confederali, si accende la rabbia del Segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo contro “l’arroganza delle 900 imprese del settore che rifiutano il rinnovo del contratto di lavoro”.
“È intollerabile che aziende aiutate a superare la crisi prodotta dalla pandemia con generose quantità di soldi pubblici, circa tre miliardi, ora neghino la firma di un contratto scaduto da più di tre anni e il riconoscimento dei miglioramenti salariali, normativi e delle condizioni di lavoro richiesti”, dichiara Acerbo, “abbiamo già denunciato ripetutamente la scelta del governo di elargire molti miliardi alle imprese senza alcun vincolo per arrecare vantaggi a chi lavora. Ora chiediamo con forza al ministro delle infrastrutture di fare quanto necessario per sostenere le giuste richieste dei lavoratori e delle lavoratrici del settore nei confronti delle aziende”.
“Come Rifondazione Comunista riteniamo la lotta per il salario”, conclude feroce, “i diritti e migliori condizioni di lavoro, specie in un paese come il nostro con salari tra i più bassi d’Europa, un momento importante del percorso necessario per restituire valore al lavoro e dignità ai lavoratori. Sosteniamo quindi questa lotta e invitiamo i cittadini e le cittadine a fare altrettanto considerando che ci riguarda tutte e tutti”.