L’Aquila. Hanno chiamato la vittima sul cellulare annunciando che sarebbero andati a casa sua per farsi restituire del denaro e una volta arrivati lo aggrediscono. Effettivamente due trentenni ed un quarantenne, tutti romani, si sono presentati sotto casa della vittima, un coetaneo aquilano e quando è uscito per incontrare un suo familiare, lo hanno affrontato chiedendogli la restituzione dei soldi. Al rifiuto del giovane, i tre lo hanno picchiato con calci e pugni, la stessa sorte è toccata al familiare che per sfuggire alle grinfie degli aggressori, ha consegnato loro 50 euro, tutto il denaro che al momento aveva in tasca. L’episodio è accaduto alcuni mesi fa ed ora i 3, di cui due assuntori di sostanze stupefacenti, sono stati avvisati della conclusione delle indagini dal titolare del procedimento il PM Simonetta Ciccarelli. Il giovane e il suo familiare si erano recati medicare presso l’Ospedale S. Salvatore per le cure del caso e poi avevano sporto denuncia contro ignoti in questura, visto che entrambi dissero di non conoscere gli aggressori. Ad identificarli è stato il personale della sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile, che ha sottoposto il caso alla Procura della Repubblica con l’accusa per i tre di lesioni personali aggravate ed estorsione. Si tratta di M.S. di 32 anni, B.T. di anni 34, entrambi pregiudicati per uso di sostanze stupefacenti e C.S. 40enne incensurato.