Scanno. Ha fatto incursione nel centro abitato di Scanno, nel cuore Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e tutti i suoi ammiratori sono letteralmente impazziti per lui. Il “problema” è che è chiaro che non tutti abbiano ancora capito come ci si dovrebbe comportare quando si incontra un animale selvatico fuori dal suo habitat naturale.
Questa volta c’è stato addirittura chi ha richiamato l’orso come se stesse chiamando a sè un cane o un gatto.
Protagonista dell’ennesima incursione in un paesino d’Abruzzo, poco prima delle 20 di ieri, è l'”incorregibile” ma al tempo stesso “irresistibile” Juan Carrito, il cucciolo di Amarena catturato qualche tempo fa e dotato del radiocollare dal personale specializzato del Parco, poi rimesso in natura.
Proprio grazie alle tante segnalazioni arrivate al Parco nazionale, sulla sua presenza a Scanno, sul posto sono subito arrivati i carabinieri del nucleo Parchi, ai quali Juan Carrito ha dato un bel po’ di filo da torcere.
I carabinieri hanno lavorato tutta la sera per mettere sicurezza l’animale, con azioni dissuasive, che lo riportassero in montagna, nel suo ambiente naturale.
Video amatoriali un po’ azzardati, è vero, ma che permettono ai giornalisti di mostrare a tutto il mondo la fortuna che hanno gli abruzzesi a coinvivere con un animale così affascinante e imponente come l’orso marsicano.
Certi che alla prossima incursione andrà meglio, per il momento è importante sapere che l’orso sta bene e che ormai è quasi una certezza che torni in paese a farsi vedere e ammirare ancora una volta.