Pescara. “Errare e’ umano perseverare e’ diabolico. Il Pd pescarese pare intento a proseguire la colpevole opera di minimizzazione che i suoi esponenti ai vertici di Aca S.p.A. e Ato portarono avanti nel 2007”. Intervengono cosi’, in merito all’inquinamento di Bussi, i segretari regionale e provinciale del Prc, Marco Fars e Corrado Di Sante. “E’ stupefacente – affermano – che l’on. Castricone (dipendente Aca) invece di chiedere scusa ai cittadini della Valpescara abbia pure la faccia tosta di chiedere al ministro della Salute Lorenzin, di fatto, di silenziare l’Istituto Superiore di Sanita’. Infatti e’ inquietante che si usino espressioni come ‘laddove sia confermato tale rischio’ e ‘conoscere i contenuti veri’ parlando della relazione dell’ISS. Purtroppo la contaminazione delle acque ad uso potabile era, come si evince dai documenti sulla vicenda, gia’ nota agli amministratori del Pd ai vertici di Ato e Aca che con arroganza e ignavia minimizzarono le nostre denunce nel 2007 accusandoci ieri come oggi di ‘ingiustificato allarmismo’. Tacere e vergognarsi – dicono Fars e Di Sante – sarebbe quantomeno doveroso, mentre invece il Pd pescarese non pago ha recentemente deliberato di candidare alle elezioni regionali Donato Di Matteo e Giorgio D’Ambrosio entrambi ai vertici degli enti acquedottistici negli anni in cui ci facevano bere acqua contaminata. Incredibile poi – aggiungono – che Chiodi caschi dal pero. Il presidente della Regione evidentemente e’ molto distratto, visto che praticamente non ha mai partecipato alle conferenze di servizi presso il ministero dell’Ambiente convocate appositamente sulle bonifiche dei Siti di Interesse Nazionale, limitandosi ad inviare funzionari di secondo livello come Gerardini. La distrazione di Chiodi prosegue a tutt’oggi visto che non si accorge che l’ente che lui amministra ha contestato nel merito tecnico l’operato del commissario Goio. Tra distrazioni e minimizzazioni, per Chiodi e il Pd la piu’ grande discarica di rifiuti tossici d’Europa e’ solo una pozzangherina con un po’ di terriccio sporco in barba alle 700.000 persone che ne pagano le conseguenze a cominciare dagli abitanti di Bussi. Occorre invece la massima informazione e consapevolezza della gravita’ del problema – concludono i segretari del Prc – per concentrare tutti gli sforzi sull’immediata bonifica dell’intero SIN”.