L’Aquila. “Tra i tanti settori messi in ginocchio dalla crisi derivante dalla pandemia di Covid-19, speciale menzione deve essere riservata a quello della ristorazione”, dichiara in una nota il coordinatore Regionale Meritocrazia Italia, Micaela De Cicco, “ciò anche, alla luce dell’emanazione del Decreto Riaperture in vigore dal 26 aprile”.
“C’è grande fermento negli operatori del settore che non vedono appagate le legittime aspirazioni di riavvio dell’attività lavorativa”, prosegue, “e non basta la fuga di notizie che affida già al mese di maggio la revisione dell’orario di coprifuoco. Il contemperamento delle esigenze di sicurezza e di riavvio delle attività economiche, spesso di imprese a conduzione familiare, appare quanto mai difficile in una realtà, come quella abruzzese, che spesso affida a microimprese il ruolo di traino nel settore”.
Nella questione abbastanza spinosa ma quanto mai urgente, Meritocrazia Italia Abruzzo propone, preliminarmente la revisione del divieto di somministrazione di cibo e bevande al chiuso a favore di famiglie e/o conviventi che siedano allo stesso tavolo, ed inoltre un programma articolato in ben 5 punti che prevede le seguenti soluzioni:
- l’estensione dell’esonero della tassa di occupazione del suolo pubblico per gli esercizi di ristorazione, da prorogare almeno fino al 15 settembre 2021;
- l’istituzione in via sperimentale di nuove aree pedonali al fine di consentire l’allestimento di tavoli all’aperto, in proporzione allo spazio disponibile all’interno, a favore di quei ristoranti che non abbiano già idonei spazi esterni;
- l’individuazione di spazi esterni anche comuni tra più ristoranti allestiti con tavoli e sedie appositamente acquistati dalle amministrazioni locali e concessi in comodato d’uso e a titolo gratuito dalle stesse a favore degli esercizi di ristorazione;
- l’istituzione di appositi protocolli attuativi delle suddette proposte da redigere a cura di Asl o dei rappresentanti di ristoratori, oppure ancora dalle amministrazioni comunali volti alla organizzazione in sicurezza delle proposte summenzionate;
- la predisposizioni di bandi comunali volti alla incentivazione dell’utilizzo di stoviglie monouso e biocompatibili a favore degli operatori della ristorazione che aderiranno alle proposte precedenti.
Un tentativo di soluzione che viene presentato a gran voce e con una particolare urgenza per tutelare tutti quei lavoratori messi ormai in ginocchio da oltre un anno di pandemia e di restrizioni.