“Sui tempi di somministrazione della seconda dose di Pfizer ci si sta adeguando a quello che è stato già fatto in altri Paesi. Sperimentare in un modo e somministrare in un altro significa fare razionamenti da tempi di guerra, ma i dati di Israele e Gran Bretagna ci dicono che si può fare, con dei risultati decisamente buoni”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano.
“Con qualche paletto”, precisa Galli, “non me la sentirei di fare questa operazione per i più fragili, persone da cui ci si aspetta una risposta immunitaria meno valida”.