Chieti. Una manifestazione per dire basta con la Pet Tac presa a noleggio e collocata su un tir, con gravi disagi per i pazienti, e sì all’acquisto di una Pet Tac da collocare all’interno dell’ospedale di Chieti che è punto di riferimento per l’intera provincia: protagoniste questa mattina sul cavalcavia di via dei Vestini a Chieti, di fronte al polo universitario, le associazioni “Lory a colori”, “G.A.I.A., “Azione Parkinson Abruzzo” e “Il Popolo di Chieti”. “La Pet viene fatta da pazienti con patologie oncologiche e da pazienti con patologie neurologiche”, ha detto Giusy Di Bari di Parkinson Abruzzo. Una diagnosi immediata celere, veloce agevole, fa sì che la diagnosi sia più tempestiva e la cura possa iniziare prima possibile. Doverlo fare su un tir comporta notevoli disagi: un paziente sulla sedia a rotelle che deve salire sulla scaletta di un tir per andare nella sala d’attesa, poi scendere per salire sull’altro tir per fare la Pet, e poi dover scendere nuovamente con servizi igienici che sono assolutamente indescrivibili. Il fatto poi che la Pet venga fatta una sola volta a settimana, costringe i pazienti che hanno bisogno di una diagnosi immediata ad andare fuori regione cosa che comporta oltre il noleggio del tir, il costo del il cosiddetto turismo sanitario ex tra regionale”.
Alla manifestazione, sono intervenuti anche il sindaco di Chieti, Diego Ferrara e la capogruppo del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi la quale ha ricordato di aver presentato un esposto sulla vicenda. “Questa mattina ho partecipato alla manifestazione per denunciare la grave situazione in cui si trova la Pet-Tac all’Ospedale di Chieti”, ha sottolineato la pentastellata, “è stata l’occasione per ribadire, al fianco delle associazioni che hanno organizzato l’evento, quanto sia urgente risolvere questa vicenda. Sono mesi che denunciamo come questo macchinario, fondamentale per effettuare esami diagnostici a pazienti oncologici e con malattie neurodegenerative, sia obsoleto. Oltretutto si trova all’interno di un tir parcheggiato fuori dalla struttura, con tutte le conseguenti problematiche per le persone fragili che ne hanno bisogno, è attivo solamente un giorno alla settimana, causando lunghe liste d’attesa, e costa circa 500mila euro di soldi pubblici all’anno. Doveva essere una soluzione provvisoria, ma da quasi dieci anni si va avanti di proroga in proroga”.
“Le responsabilità sono chiare”, ha precisato il capogruppo del M5S in Regione Abruzzo, “così come è evidente chi abbia il dovere di intervenire: per la parte politica serve l’intervento dell’assessore alla Sanità Verì, in quota Lega, mentre per quella operativa è necessaria l’azione del Direttore Generale della Asl 02 Schael. Tutti dicono di avere intenzione di acquistare un macchinario nuovo, eppure nessuno lo fa. Per adesso abbiamo ascoltato solo promesse dall’insediamento, due anni fa, della Giunta Marsilio, che vengono puntualmente tradite dai fatti. È il momento che il centrodestra e l’azienda sanitaria facciano il proprio dovere e acquistino una Pet-Tac di ultima generazione, che ha un costo di circa due milioni di euro, in modo da sanare una situazione emergenziale che dura da troppo tempo. Per quanto è costato il noleggio fino a oggi, avremmo potuto probabilmente comprare più di un macchinario, e ho anche provveduto a depositare esposto a Corte dei Conti e Procura della Repubblica per fare tutte le valutazioni del caso. Adesso è il momento di agire”, conclude Sara Marcozzi, “e non smetteremo di denunciare finché non vedremo una Pet-Tac all’Ospedale di Chieti funzionante, di proprietà e fissa”.