Roma. “Bisogna tutelare la salute della popolazione: consentire la riapertura dei saloni di acconciatura ed estetica sull’intero territorio nazionale sarebbe una decisione strategica per interrompere il dilagare dell’esercizio abusivo e non regolamentato di queste professioni, fenomeno che non solo causa danni economici e occupazionali, ma che alimenta il diffondersi del contagio che le stesse norme vorrebbero limitare”. A chiederlo a gran voce è Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia.
“Sono giorni cruciali”, aggiunge Ancorotti in una nota, “in cui sono in fase di definizione le indicazioni che aggiorneranno le restrizioni ad attività ed esercizi commerciali per le prossime settimane col Dpcm che entrerà in vigore dal 7 aprile. Un momento in cui riteniamo fondamentale richiamare l’attenzione sui saloni di acconciatura ed estetica che, a seguito delle misure indicate nel Dpcm del 6 marzo, sono stati chiusi nelle zone rosse. Fin dallo scorso anno acconciatori ed estetisti hanno dimostrato massima attenzione, investendo e operando nel rispetto della sicurezza attraverso l’implementazione delle già severe norme igienico-sanitarie normalmente applicate con protocolli anti-Covid-19 aggiuntivi”.
“Condividendo quindi con le istituzioni l’obiettivo della salvaguardia della salute pubblica”, dichiara inoltre, “Cosmetica Italia chiede di concedere la riapertura di tutti i saloni di acconciatura e dei centri estetici, anche in zona rossa”. Per Ancorotti, “una misura aggiuntiva per aumentare ulteriormente il livello di protezione potrebbe essere quella di non consentire, in questi territori, lo svolgimento di quei trattamenti che comportino l’impossibilità di indossare la mascherina o altri dispositivi di protezione individuale da parte dei clienti. Ciò permetterebbe a queste attività di lavorare con un ulteriore grado di sicurezza”.