Chieti. La grave carenza di personale infermieristico e di figure di supporto all’assistenza nei Pronto Soccorso di Chieti, Vasto e Lanciano: sarà una delle questioni che il segretario della Cisl Fp Abruzzo, Gabriele Martelli, ha presentatao all’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, nell’incontro in programma ieri pomeriggio nella Asl 2 Lanciano Vasto Chieti. “Si tratta di una carenza che abbiamo denunciato più volte ma che non è stata mai colmata e che crea quotidianamente un malcontento tra i cittadini e una pessima gestione da parte della Azienda Sanitaria” spiega il segretario in una nota. “Invitiamo l’assessore ad analizzare i numeri delle prestazioni dei presidi di Chieti, Vasto e Lanciano, così potrà verificare la grave carenza di personale sanitario e le ingiustizia che sono costretti a subire” sottolinea Martelli “gli abruzzesi purtroppo stanno pagando e continuano a fare sacrifici per arrivare alla parità di bilancio: con il blocco delle assunzioni, il taglio dei posti letto, la chiusura degli ospedali e accorpamento dei reparti”. Per il segretario regionale Cisl Fp “il territorio di Chieti e’ ormai desertificato e aspetta un programma di riconversione e di riorganizzazione”. “Noi non vogliamo un ospedale sotto casa, ma il cittadino deve trovare delle risposte ai bisogni socio-sanitari soprattutto nel territorio. Nella riorganizzazione della sanità è importante riconsiderare i posti letto nell’ambito delle varie aree (Chirurgica, Medica, Cardiologica, ecc…), tenendo conto delle statistiche epidemiologiche del territorio, piuttosto che la conservazione dei posti letto funzionale al mantenimento dei ‘primariati’. E’ necessario verificare la capacità lavorativa del personale e effettuare i cambi di profilo e relativo inquadramento per tutte le figure, specie infermieristiche, che da troppi anni non svolgono più assistenza nei reparti, ma sono assegnati negli uffici a svolgere funzioni amministrative”, aggiunge Martelli. “Oggi gli ospedali devono confrontarsi con tre grandi priorità: aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse a disposizione, la loro produttività; rispondere a bisogni di cura ed assistenza del paziente; integrare meglio i saperi e i processi clinici. Il cittadino ha bisogno di risposte, facendo funzionare meglio l’esistente non puo’ certamente aspettare che si realizzino nuovi ospedali. Occorre pensare alla sanità che serve al cittadino di oggi e di domani cercando di ridurre gli sprechi e le inefficienze che pure ci sono” conclude il segretario regionale Cisl Fp.