L’Aquila. “Scriviamo questa lettera a distanza di un anno dall’ultima partita ufficiale da noi disputata. Siamo realtà del campionato di Terza categoria abruzzese, nate con lo scopo di rinforzare lo spirito comunitario attraverso lo sport di base, i principi dell’integrazione sociale, il divertimento e la
sana competizione, tutti valori fondanti dello sport più bello del mondo”, dichiarano Asd United L’Aquila e Asd Monticchio 88.
“Partiamo dalla premessa, certamente condivisa, che vede il calcio come generatore di
relazioni sul territorio, attività indispensabile per il miglioramento della qualità della vita, del
benessere psicofisico individuale e di comunità. Un importante e reale collante sociale. Lo sport,
infatti, non può essere solo una questione di ordine pubblico. Bisogna fare uno sforzo in più per
percorrere vie nuove e inedite, che non siano esclusivamente punitive nei confronti degli sportivi e
della popolazione”.
Con l’inizio del nuovo anno vogliamo, attraverso questa missiva, metterci a disposizione per l’eventuale supporto di cui gli organi federali necessiteranno al fine di organizzare la ripresa del
campionato di Terza categoria e di ogni altra competizione sportiva la Lega intenda promuovere.
Vogliamo farlo perché per il nostro progetto sportivo e sociale, come per tutti i progetti attivi sul
territorio, è fondamentale tornare in campo non appena sarà possibile. In tutta sicurezza,
ovviamente, ma anche con tutto lo sforzo straordinario di cui siamo capaci in una situazione inedita e
straordinaria come quella che soffriamo da mesi”.
“Siamo sognatori ma al tempo stesso sappiamo stare bene con i piedi per terra. Per questo
conosciamo bene le incertezze che dominano il nostro tempo e anche lo sport di base. Sappiamo che
sia quasi impossibile una ripartenza delle attività prima della prossima primavera. Per questo, oltre a ribadire la nostra disponibilità ad aiutare il movimento, vogliamo proporre l’idea di un campionato da intraprendere nella primavera ed estate 2021, sulla scorta di alcuni esempi di campionati estivi svolti nei decenni scorsi in altre zone d’Italia (es. nella Carnia friulana). Una competizione “estiva” ovviamente ridotta al numero delle squadre che aderiranno, e a tempi che potrebbero andare dalla prossima primavera (quando l’andamento epidemiologico lo permetterà) fino metà/fine luglio, andando in deroga e posticipando la fine della stagione, normalmente prevista per il 30 giugno. La nostra proposta giunge ora proprio perché necessita di tempi organizzativi adeguati”.
“Vuole essere un’idea di adattamento straordinario a una situazione che tutti sappiamo essere straordinaria. Per noi è fondamentale scendere in campo, permettere l’attività motoria e sociale all’aria aperta a tanti giovani del territorio con l’obiettivo della sana competizione domenicale, foss’anche a ranghi ridotti. Sappiamo tutti, infine, quanta incertezza in questa emergenza s’annida nell’arrivo dei mesi freddi. Un’incertezza certamente presente, ma meno invadente, nei mesi caldi dell’anno. Sottolineando che rimaniamo a disposizione per la ricerca e l’elaborazione collettiva di soluzioni comuni, vi ringraziamo per l’attenzione”, concludono.