L’Aquila. Conclusi i due giorni di screening sulla popolazione scolastica promossi dal Comune dell’Aquila. Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1800 tamponi di cui 2 dubbi. Questi ultimi sono stati inseriti sul portale Asl e immediatamente sono state avviate le procedure per avvisare gli interessati e programmare un tampone molecolare.
In particolare, nella giornata di ieri, sono stati sottoposti a test antigenico rapido 1393 studenti, 223 docenti e 184 tra operatori scolastici non docenti e altre categorie. 559 sono stati i tamponi somministrati presso la palestra del Liceo scientifico, 294 in quella dell’Ipsiasar, 362 nel Musp del liceo linguistico Cotugno, 585 nel drive through di Monticchio. Complessivamente, pertanto, nelle quattro postazioni attivate sono stati somministrati in due giorni 2878 test antigenici rapidi.
La campagna di monitoraggio, inizialmente dedicata a studenti, personale docente e non docente degli istituti di secondo grado del territorio comunale è stata estesa agli alunni da sei anni in su (come da indicazioni fornite dalla Asl), insegnanti e operatori delle scuole di ogni ordine e grado.
“Sono molto soddisfatto della risposta a questa nuova iniziativa, programmata da tempo, richiesta espressamente dai presidi, e che abbiamo voluto attuare comunque, anche quando abbiamo avuto indiscrezioni rispetto a una possibile proroga della didattica a distanza, confermata oggi dall’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio” spiega il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. “L’attività di controllo, soprattutto nei ragazzi che hanno più possibilità di movimento e incontro, è importante per controllare e circoscrivere la diffusione dell’epidemia. Con i 2878 tamponi delle giornate di ieri e oggi sale a quasi 32mila il numero delle persone che si sono sottoposte a test antigenico rapido da dicembre, nella nostra città, sia con lo screening di massa sia con quelli per le scuole e per le società sportive in procinto di riprendere l’attività agonistica”.
“Sottoporsi a tampone è una misura di precauzione e tutela della salute, non vuol dire essere immuni da rischi ed è quindi necessario continuare a mantenere comportamenti corretti, rispettare le norme e adottare ogni iniziativa per prevenire il contagio da Covid-19. A un anno esatto dalla individuazione del cosiddetto ‘paziente 1’ di Codogno la presenza di varianti del virus, in città e nel territorio, impone ancora maggior cautela. Stiamo già immaginando e lavorando a una nuova campagna di screening di massa sulla popolazione come quella realizzata nei giorni del ponte dell’Immacolata di due mesi fa” continua Biondi. “Il mio ringraziamento, infine, va a chi, ancora una volta e con grande spirito di sacrificio, a titolo completamente gratuito, si è messo a disposizione della comunità: medici, infermieri, biologi, dirigenti, funzionari e dipendenti comunali e delle scuole che, ognuno per la sua parte, hanno fornito il loro contributo nella lotta al Coronavirus” conclude il sindaco.