L’Aquila. Dopo le dichiarazioni di Potere al Popolo, anche ArticoloUno unisce la sua voce al coro che chiede a gran voce una revisione delle decisioni intraprese dalla regione circa lo spostamento della somministrazione della pillola Ru486.
“La Regione Abruzzo andando contro le direttive del Ministero della Salute ha emanato “la forte raccomandazione” di trasferire la somministrazione della pillola Ru486 dai consultori alle strutture ospedaliere. Lo fa durante un pandemia limitando di fatto l’accesso all’Interruzione Volontaria di Gravidanza”, così Francesco D’Agresta il segretario provinciale Articolo Uno Pescara.
“Ancora una volta la libera scelta delle donne e la loro salute vuole essere piegata alle idee politiche di una parte”, continua nella nota il segretario D’Agresta, “siamo con tutte le donne e gli uomini abruzzesi che in questi giorni hanno deciso di alzare la voce contro questa pericolosa deriva ben rappresentata anche dai manifesti contro l’aborto comparsi a Pescara”.
“Ribadiamo il diritto alla libera scelta delle donne”, conclude la nota, “la rete dei consultori va rafforzata non depotenziata, invitiamo pertanto l’assessore Verì a tornare sui suoi passi dimostrando di saper dare priorità ai diritti delle donne abruzzesi”.