Manoppello. Un grido di proteste unite ad indignazione quelle della onlus Acheoclub D’Italia, in seguito ai lavori di pulizia avvenuti nello storico giardino dell’Abbazia di Santa Maria Arabona, in quel di Manoppello.
Il vice-presidente dell’Archeoclub d’Italia Giulio De Collibus riguardo il giardino chiostrale afferma come “Da sempre abbellisce il complesso dell’Abbazia con la sua cornice verdeggiante, dove si potevano ammirare piante interessanti e alberi secolari. Una combinazione tra natura e sacro che ogni anno affascinava e attirava tanti turisti e appassionati di giardini e beni culturali” e sottolineando come “Il valore e l’importanza di un monumento non sono costituiti soltanto dalla sua storia e dalla sua qualità artistica ed architettonica, ma anche dall’intero contesto naturalistico e paesaggistico sul quale insiste”.
L’Archeoclub d’Italia chiede alla Curia di intervenire e di prendere provvedimenti contro chi ha prodotto danni causati da mani inesperte e non titolate, all’interno di un plesso verde inserito nel 2016 nella guida nazionale dei giardini storici d’Italia. “Siamo solidali con la comunità di Manoppello” prosegue De Collibus “che, in un momento difficile per il turismo, a causa del covid e delle varie restrizioni, è costretta a subire danni su un bene amatissimo dai cittadini e dai residenti”. Il vicepresidente della onlus conclude con un invito di notevole importanza: “I nostri beni ambientali devono essere curati e gestiti da persone altamente qualificate nel settore”. Per la tutela della nostra storia architettonica, patrimonio culturale italiano e internazionale.