Pescara. Claudio D’Amario, direttore generale della Asl di Pescara è indagato con altre tre persone dalla Procura di Pescara per aver turbato la libera scelta del contraente in merito all’acquisizione da parte della Asl di un immobile in via Rigopiano a Pescara. L’immobile è stato acquistato dalla Asl per 2,8 milioni di euro nel 2014 a fronte di un acquisto da parte del precedente proprietario di 900 mila euro nel 2012. Questo palazzo, che nelle aspettative della Asl dovrebbe servire a riunire tutti gli uffici sanitari di Pescara, necessiterebbe anche di 4 milioni di euro per il suo restauro. Con D’Amario risultano indagati il direttore tecnico del patrimonio della Asl Vincenzo Lo Mele, l’ex proprietario dell’immobile Ermanio Cetrullo e l’ingegner Lauriola. Secondo la Procura l’ipotesi di reato è relativa all’art. 353 del Codice Penale e riguarderebbe un bando costruito ad hoc per favorire quel privato. In mattinata sono stati effettuati dalla Squadra Mobile di Pescara perquisizioni e sequestri nei domicili e negli uffici dei quattro indagati di documenti, telefoni e computer.