L’Aquila. Le sospette reazioni avverse segnalate per i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna “sono in linea con le informazioni già presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei vaccini e le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti confermano il loro profilo di sicurezza”. Lo rileva il primo rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19. I dati si riferiscono alle segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate tra il 27/12/2020 e il 26/1/2021 per i vaccini in uso nella campagna, e riguardano soprattutto la prima dose del vaccino Comirnaty (99%), che è stato il più utilizzato, e solo in minor misura Moderna (1%).
Il senso dell’appello pubblicato su Nature, ha osservato Zollo, è che “le sequenze genetiche del virus SasrCoV2 non possono essere depositate in ritardo” e va letto, secondo l’esperto, come “un’esortazione a non tenere i dati all’interno delle istituzioni per analizzarli: è una battaglia mondiale ed è importante che il dato sia messo a disposizione subito”.
Una battaglia che a Zollo ricorda il periodo che ha preceduto la pubblicazione della mappa del genoma umano, che ha vissuto lavorando presso la Washington University Medical School St. Louis e poi presso l’ Applied Biosystems nel centro Advanced Center for Genomics and Technology (ACGT) di San Francisco, uno dei 18 laboratori del mondo protagonisti di quell’iniziativa internazionale, dove Zollo era stato indirizzato dai genetisti Michele D’urso e Paolo Vezzoni, guidati entrambi dal Nobel Renato Dulbecco.