L’Aquila. Al via il 10 giugno alle 12.00 la procedura telematica per le domande di accesso alle agevolazioni a valere sui Contratti di sviluppo. Non si tratta di un click day, lo strumento rimarrà aperto fino all’esaurimento dei fondi che comprendono, oltre ai 250 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 già stanziati (ed aventi un vincolo di ripartizione territoriale dell’80% al Mezzogiorno e del 20% alle regioni del Centro-Nord), ulteriori risorse europee (in via di approvazione) e dai fondi residui della scorsa programmazione comunitaria, che aveva previsto un miliardo e 300 milioni di euro proprio per i Contratti di sviluppo. I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, anche mediante il ricorso al contratto di rete, che in questo caso deve essere realizzato interamente dalle imprese già aderenti al network, cui possono aggiungersi solo enti e organismi di ricerca per le attività di R&S e relative all’innovazione. Cinque le categorie di investimento previsste: creazione di una nuova unità produttiva, ampliamento di un’unità produttiva esistente, riconversione di un’unità produttiva esistente, cambiamento fondamentale o notevole miglioramento del processo produttivo di un’unità esistente ed acquisizione di un’unità esistente chiusa o a rischio chiusura, purché localizzata in una delle aree di crisi identificate dal MISE, per salvaguardare l’occupazione. La nuova normativa dello strumento agevolativo ha introdotto evidenti semplificazioni procedurali a vantaggio delle imprese beneficiarie e consente la presentazione di programmi di sviluppo nei settori industriale (ivi compreso quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli), della tutela ambientale e del turismo. I programmi nei settori navale, carbonifero, dei trasporti e della distribuzione di energia elettrica, se presentati da grandi imprese devono ottenere il via libera di Bruxelles, mentre quelli promossi da PMI possono essere ammessi senza obbligo di notifica preventiva. Nell’ambito dei programmi riguardanti il settore turistico possono essere agevolate anche attività commerciali, per un importo non superiore al 20% del complessivo programma di sviluppo. È inoltre possibile finanziare progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione purché strettamente connessi e funzionali al programma di sviluppo. Quattro le categorie di agevolazioni previste: contributo a fondo perduto in conto impianti per investimenti nell’industria, nel turismo e per la tutela dell’ambiente, contributo a fondo perduto alla spesa solo per attività di R&S e innovazione, finanziamento agevolato e contributo in conto interessi. Gli incentivi possono essere concessi singolamente o in maniera combinata tra loro. L’utilizzo delle varie forme di agevolazione e la loro combinazione sono definiti in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento. I programmi di investimento devono avere importo non inferiore a 20 milioni di euro, con la sola eccezione della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per cui la soglia minima è fissata a 7,5 milioni di euro, e dei programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, per cui è pari a 1,5 milioni di euro.